Le interpellanze in Consiglio regionale

Al termine delle interrogazioni a risposta immediata (“Question Time”) il Consiglio regionale ha esaminato una serie di interpellanze.

Fondi insufficienti per Formazione professionale

In risposta ad una interpellanza del Partito Democratico illustrata da Laura Barzaghi che chiedeva come garantire l’istruzione agli studenti che hanno deciso di iscriversi ai corsi di studio del quarto e quinto anno, alla luce delle “denunce pervenute anche da alcuni centri di formazione che non hanno potuto garantire il proseguimento di formazione dopo il terzo anni per mancanza di fondi necessari”, a nome della Giunta regionale l’assessore Mauro Parolini in sintesi ha risposto che a causa della ristrettezza di fondi ci sono margini per recuperare il quarto anno mentre maggiori problematiche si riscontrano per il quinto “che non rientra a pieno titolo nel percorso formativo”.

Criticità su nomina membro Cda Fondazione per la ricerca biomedica

La dottoressa Maria Cristina Messa si è dimessa lo scorso 4 novembre da membro del Cda della fondazione per la ricerca biomedica regionale”.
Lo ha detto l’assessore Mario Mantovani rispondendo ad una interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle (primo firmatario Dario Violi) che chiedeva se “alla luce dell’iscrizione nel registro degli indagati per truffa ai danni dell’Unione europea su fondi comunitari e per gli svariati incarichi dirigenziali che ricopre (14), fosse opportuna la sua nomina”.

Presenza di tecnici Aler ad assemblea inquilini

Il sindacato Sunia aveva chiesto ai tecnici Aler di partecipare a una riunione che sicuramente non aveva alcun contenuto politico. La riunione si è svolta in una sede di partito per necessità logistica”.
E’ la precisazione di Aler Milano letta dall’assessore alla Casa Paola Bulbarelli in risposta ad una interpellanza del capogruppo di Fratelli d’Italia, Riccardo de Corato, che chiedeva “se è consuetudine che tecnici Aler partecipino a riunioni lavorative in sedi di partito”. Il riferimento è ad una riunione di inquilini con rappresentanti del sindacato Sunia e Cgil in una sede del Partito Democratico nel quartiere milanese del Corvetto, “messa a ferro e fuoco l’11 ottobre scorso da un atto vile e intimidatorio”.