Commissione Agricoltura approva proposta di risoluzione riforma.

 

La Commissione Agricoltura presieduta da Alessandro Fermi (PdL) ha approvato la proposta di risoluzione concernente la riforma della PAC (Politica Agricola Comunitaria) con il solo voto contrario del M5S, che ha presentato una bozza di risoluzione alternativa.

La proposta votata questo pomeriggio è stata elaborata dal gruppo di lavoro istituito dalla Commissione Agricoltura lo scorso mese di agosto, considerato che tra pochi giorni inizieranno le ultime tappe del processo che porterà alla formulazione della nuova PAC, e che entro l’autunno è prevista la votazione finale del Consiglio e del Parlamento sull’accordo inter-istituzionale che chiuderà i negoziati.

Il documento impegna la Giunta a sostenere il sistema agricolo lombardo e ad intervenire formalmente per impedire che la nuova Pac possa in qualche modo comportare una riduzione dei finanziamenti alle aziende agricole lombarde.

“E’ stato proprio per far sentire la voce e le istanze degli agricoltori e delle aziende agricole lombarde che la Commissione ha istituito ed elaborato  queste proposte – ha detto il relatore Pietro Foroni (Lega Nord) – perché dobbiamo adoperarci nelle sedi opportune affinché la riforma della PAC non comporti una drastica riduzione dei finanziamenti, con notevoli e inevitabili ripercussioni sugli aiuti destinati al settore agricolo”.

Considerato che la struttura della PAC si basa su finanziamenti diretti e misure di mercato e sullo sviluppo rurale, la Lombardia rischia di perdere da 221 a 326 milioni di Euro all’anno. Inoltre le aziende lombarde subiranno perdite di reddito tra 145 e 289 milioni di euro l’anno. “Le previsioni finanziarie prevedono un budget di spesa del PAC ridotto del 12,6% – ha aggiunto Foroni – Per questo noi dobbiamo seguire e sostenere con attenzione ogni fase del percorso negoziale in particolare chiediamo che sia rigettata ogni forma di ripartizione dei fondi basata su una ridistribuzione degli aiuti diretti rapportati all’entità della superficie agricola, che ci penalizza”.

Nel merito è intervenuto anche Claudio Pedrazzini (PdL) “Il documento – chiarisce Pedrazzini – nasce dall’urgenza di indirizzare la nuova riforma PAC, in approvazione ad autunno al Parlamento europeo, evitando la prospettiva di tagli sostanziosi per l’Italia e per la Lombardia. In particolare – ha detto Pedrazzini – chiediamo esplicitamente che si insista sulla differenziazione dei pagamenti sulla base di aree omogenee (regionalizzazione) i cui confini dovranno essere dettati da parametri economici ed agronomici, non più strettamente amministrativi”.

Nella proposta, che sarà discussa in aula per l’approvazione, nella prossima seduta regionale di martedì 10 settembre, si chiede inoltre una conferenza programmatica e la convocazione, entro la primavera del 2014, degli Stati generali dell’Agricoltura, allo scopo di individuare le azioni comuni per il rilancio del settore.

“Il documento contiene l’impegno a convocare tra poche settimane, tra fine settembre e i primi di ottobre, la Conferenza programmatica sulla Pac che avevamo richiesto – hanno dichiarato Giuseppe Villani, Mario Barboni e Corrado Tomasi del Pd – Anzi, è da questa nostra richiesta che ha preso le mosse il gruppo di lavoro, interno alla Commissione, che ha prodotto la risoluzione da noi condivisa”.

Il Movimento 5 Stelle attraverso il presidente Silvana Carcano e il consigliere Giampietro Maccabiani hanno motivato il voto contrario in questo modo: “I portavoce di Movimento 5 Stelle Lombardia si sono espressi contro la risoluzione che vorrebbe impegnare la Giunta Regionale a sostenere il modello intensivo di agricoltura lombarda: un modello che provoca soprattutto inquinamento ed impoverimento del suolo, prevede un utilizzo esasperato di agenti chimici per le colture specializzate. Il Movimento 5 Stelle ha proposto una risoluzione alternativa volta a rendere l’agricoltura lombarda meno dipendente dalle sovvenzioni pubbliche e progressivamente svincolata dall’attuale modello intensivo”.