Commissione Antimafia approva proposta Risoluzione contro il caporalato

Una proposta di Risoluzione sul contrasto al caporalato e alle forme di stampo mafioso di sfruttamento del lavoro: è quella approvata con la sola astensione dei rappresentanti del M5Stelle dalla Commissione speciale Antimafia, presieduta da Gianantonio Girelli (PD), che del testo è stato anche relatore.
Il documento impegna il Presidente Maroni e la Giunta regionale a farsi parte attiva presso il Governo e i Presidenti di Camera e Senato affinchè vengano rispettati i tempi di lettura e adozione del progetto di legge “Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo” approvato il 1 agosto in Senato: questo provvedimento introduce forti penalizzazioni per le aziende che fanno ricorso al caporalato e introduce misure per stabilizzare e migliorare la condizione dei lavoratori.
“Nei limiti delle competenze che ci sono attribuite –ha commentato il Presidente Gianantonio Girellila Commissione ha condiviso la necessità e l’opportunità di intraprendere un analogo percorso legislativo anche in ambito regionale, con l’obiettivo prioritario di mettere in campo azioni e strumenti significativi soprattutto in materia di prevenzione, per impedire il rischio di diffusione di fenomeni di caporalato sul territorio lombardo”
Oggi il caporalato è un fenomeno in continua espansione anche al Nord. Il Rapporto Ecomafie 2016 ha segnalato 713 casi di caporalato individuati dalle autorità ispettive con 430mila lavoratori trovati in situazione di irregolarità, un quarto dei quali addirittura in condizioni di grave sfruttamento sia per i tempi di lavoro imposti (superiori alle 12 ore giornaliere) che per la remunerazione, inferiore almeno del 50% rispetto a quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro.
Regione Lombardia si sta già attivando per contrastare il fenomeno attraverso la stipula di accordi con i Comuni capoluogo al fine di attivare, tramite le Polizie locali, attività di prevenzione e contrasto del fenomeno.