La “Giornata della Trasparenza” in Sala Biagi a Palazzo Lombardia

Abbiamo la necessità di rendere più trasparenti i comportamenti delle amministrazioni e di rendere più comprensibile e visibile ciò che le amministrazioni fanno, perché le istituzioni non possono essere opache. È per questo che dobbiamo favorire una pubblica amministrazione che somiglia sempre più a una casa di vetro”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo chiudendo questa mattina i lavori della “Giornata della Trasparenza”, nella Sala Marco Biagi di Palazzo Lombardia. “La trasparenza è un valore, ma non può essere un valore assoluto e senza confini –ha aggiunto Cattaneo-. Ci sono aspetti che devono essere tutelati, non tutto deve essere necessariamente trasparente: la trasparenza si deve conciliare con la libertà, che va riconosciuta e rispettata. La trasparenza è uno strumento, non un fine: il fine è amministrare bene, con un sistema efficace di valutazione delle politiche basato sulla conoscenza dei dati reali. Per questo –ha concluso il Presidente del Consiglio regionale– oggi c’è bisogno più che mai non di una trasparenza fine a se stessa, ma di una trasparenza consapevole, che aiuti i cittadini non solo a vedere, ma anche e soprattutto a capire. Non serve una cultura del sospetto, ma della fiducia, che è il modo migliore per tenere insieme la nostra società”.

L’iniziativa si è rivelata un interessante e utile momento di approfondimento e di dibattito sulla trasparenza istituzionale e sulle nuove prospettive aperte dall’accesso civico e dalla rivoluzione digitale, organizzata dal Consiglio e dalla Giunta regionale in collaborazione le società regionali Arifl, Arpa, Ersaf ed Eupolis.
La terza sessione dei lavori è stata introdotta dal Presidente della Commissione speciale regionale Antimafia Gianantonio Girelli, che ha ricordato come “attuare il concetto di trasparenza significa mettere in campo ogni strumento e azione possibile per prevenire possibili di corruzione e malaffare. Gli strumenti adottati, come ad esempio i piani anticorruzione, non devono però essere solo ben strutturati sulla carta, ma essere soprattutto fruibili e praticabili. La trasparenza –ha concluso Girelli- è per i cittadini la forma di controllo primaria: se i cittadini conoscono, possono verificare prevenendo quindi possibili situazioni di imbarazzo per le istituzioni pubbliche”.

I lavori sono iniziati con l’intervento del Sottosegretario alla Presidenza Gustavo Cioppa, che ha portato il saluto del Presidente Roberto Maroni e ha sottolineato come la trasparenza e la legalità siano tra loro direttamente collegate e come sia importante metterle in atto in ogni azione quotidiana, anche quelle apparentemente più semplici.  La prima sessione è stata dedicata al tema “Le nuove dimensioni della trasparenza amministrativa” con interventi, tra gli altri, del Consigliere dell’ANAC Nicoletta Parisi e del funzionario presso il Garante per la protezione dei dati personali Matteo Timiani. Nella seconda sessione, incentrata sul tema “La trasparenza in azione: le buone prassi del sistema regionale lombardo”, sono intervenuti i direttori generali delle quattro società regionali. E’ seguita la tavola rotonda “Accessibilità totale: più trasparenza?”, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Presidente della Commissione speciale regionale Antimafia Gianantonio Girelli, del Presidente dell’ARAC Francesco Dettori e del coordinatore nazionale dell’Associazione “Avviso Pubblico” Pierpaolo Romani.
Nel corso della giornata Palazzo Lombardia ha ospitato un’esposizione di opere d’arte realizzate da artisti che hanno esplorato il tema della trasparenza amministrativa, interpretandolo come condizione di libertà d’informazione, partecipazione, comunicazione e interazione responsabile tra i diversi attori del sistema politico e i cittadini.