Cinque nuovi parametri per misurare la depressione: questo il tema del convegno Nazionale SIP (Società Italiana Psichiatria) che si tiene venerdì 11 e sabato 12 a Milano (all’Hotel Michelangelo) e che è stato presentato in Consiglio regionale.
“Le istituzioni” ha detto la vicepresidente Sara Valmaggi nel suo saluto introduttivo” devono essere consapevoli e farsi carico di un fenomeno ampio, diffuso e complesso, per cui è essenziale la diagnosi precoce, l’individuazione di cure mirate la presa in carico e la continuità della cura. Tutti elementi che necessitano di un approccio integrato fra gli interventi di carattere sociale e sanitario Questo senza mai dimenticare che nessuna legge può essere efficace senza un diffuso lavoro culturale”.
Valutazione dettagliata dei dati genetici, biomarcatori, neuroimaging cerebrale: sono alcuni degli elementi caratterizzano il metodo di quella che viene chiamata “medicina di precisione”. Un approccio efficace che diventa sempre più significativo, visto che si calcola che 60 milioni di europei siano coinvolti, nell’arco della vita, in episodi depressivi. “Stime epidemiologiche prevedono – secondo quanto si legge negli abstract della presentazione del Convegno – che la depressione possa divenire, entro il 2020, la seconda malattia più invalidante al mondo dopo quelle cardiovascolari e nel 2030 la patologia cronica più frequente”.
Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti il direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’Ospedale Sacco di Milano e Presidente della SIP, Claudio Mencacci, il Vicepresidente della Società Italiana di Medicina Generale, Ovidio Brignoli, il direttore generale ASST Fatebenefratelli-Sacco, Alessandro Visconti, e la Presidente dell’ONDA (Osservatorio sulla salute della donna), Francesca Merzagora.