L’omaggio del Consiglio ai caduti nell’adempimento del dovere

Mattina del 6 febbraio 1977, domenica. Casello autostradale di Dalmine, provincia di Bergamo. Le forze dell’ordine sono in allarme per la segnalazione che dà una banda di criminali pronta a entrare in azione per sequestrare un industriale della bergamasca. 
La pattuglia di polizia formata da Luigi D’Andrea e Renato Barborini, allertata dal Comando che proprio in quella ora aveva disposto una fitta rete di controllo del territorio con pattugliamenti e posti di blocco,  nota sull’autostrada una Fiat 132 di colore scuro con tre persone a bordo che viaggia a forte velocità.
Si insospettiscono,  la fermano. Neanche il tempo di richiedere i documenti e  si scatena l’inferno di fuoco: D’Andrea e Barborini finiscono ammazzati. A sparare sono il  re della mala milanese Renato Vallanzasca e i suoi due complici che viaggiavano con lui.
D’Andrea e Barborini, due poliziotti eroi, caduti nell’adempimento del dovere. Come tanti altri, purtroppo , negli anni a seguire. Dal 2004 la Lombardia, per non dimenticare,  ha una legge regionale che ogni anno, il 6 febbraio  o in una data della seduta di Consiglio regionale più prossima,  celebra il “Giorno della memoria per i Servitori della Repubblica caduti nell’adempimento del dovere e delle vittime della strada” con una cerimonia che si svolge nell’Aula consiliare per ricordarli.
Quest’anno il ricordo cadrà martedì 7 febbraio. La cerimonia si terrà alle ore 14.30 in Aula consiliare prima della ripresa dei lavori della seduta pomeridiana. Dopo l’intervento del Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, è previsto quello del Presidente della Giunta Roberto Maroni: un minuto di raccoglimento sulle note del "Silenzio fuori ordinanza" chiuderà la solenne cerimonia.   Saranno presenti numerose autorità civili e militari e alcuni familiari delle vittime tra i quali Gabriella Vitali, vedova proprio del Maresciallo Luigi D’Andrea, i familiari dell’agente di Polizia municipale Niccolò Savarino, ucciso nel gennaio 2012 alla Bovisa di Milano, e del carabiniere Giovanni Sali ucciso a Lodi nel novembre 2012.