Beni confiscati alle mafie, la situazione in Lombardia

Il contrasto alle mafie è una sfida culturale che passa anche dal concreto riutilizzo dei beni confiscati. È questo il messaggio che la Commissione Speciale regionale Antimafia, presieduta da Gian Antonio Girelli (PD), vuole trasmettere con forza da Cermenate, dove si è tenuto un confronto con il Comune comasco e con l’associazione Progetto San Francesco, il Centro studi nazionale che ha propria sede in uno degli immobili sottratti alla criminalità organizzata.

Il momento di lavoro presso l’auditorium di via Grassi è stato l’occasione per presentare il policy paper di Éupolis sulla situazione dei beni confiscati, lavoro che ha visto la collaborazione anche di Nando Dalla Chiesa. Insieme al presidente Girelli erano presenti la Consigliere segretario Daniela Maroni (Lista Maroni) e i Consiglieri Silvana Carcano (Movimento 5 Stelle)  e Donatella Martinazzoli (Lega Nord). In sala i sindaci di Cermenate Mauro Roncoroni, di Lomazzo Valeria Benzoni e di Fino Mornasco Giuseppe Napoli, oltre ai rappresentanti dell’Arma dei carabinieri. Il Prefetto Bruno Corda ha evidenziato le criticità economiche legate alla riqualificazione ma anche auspicato delle vision più precise a livello progettuale.
“Il riutilizzo dei beni confiscati non è una semplice pratica burocratica, ma una presa di coscienza del fatto che si riporta legalità dove prima non c’era, un elemento di cui andare orgogliosi e non vergognarsi. Dobbiamo sentirci tutti coinvolti e avere il coraggio di azioni precise”, ha detto il Presidente Gian Antonio Girelli ricordando il recente festival delle idee che ha raccolto idee innovative da parte di cittadini, associazioni e scuole.
19mila sono i beni confiscati in Italia (dato 2016) di cui 1317 in Lombardia (di questi quasi 800 a Milano), 51% enti territoriali, 38% agenzia, 86% sono appartamenti in condominio. Al momento il 43% dei beni riutilizzati è destinato a housing sociale. “Manca la sfida del recupero imprenditoriale dei beni”, hanno sottolineato i ricercatori.
Tra i casi messi in evidenza, il recupero di una porzione di corte a Fino Mornasco (non senza un tortuoso iter) destinata a papà separati e che sarà inaugurata tra poche settimane, il lavoro del Progetto San Francesco a Cermenate (illustrato da Andrea Zoanni) con l’immobile dedicato a Giorgio Ambrosoli e destinato ad attività scolastiche e associative, la situazione di Lomazzo con la difficoltà a entrare in possesso di due ville e un terreno che sulla carta sarebbero sequestrati.
Le mafie in Lombardia sono una realtà viva e perniciosa. Proprio per questo la nostra Regione – ha detto Daniela Maroni – ha istituito la Commissione speciale antimafia, che ha il compito di tenere alta la guardia su questi temi, e dare vita successivamente al Comitato tecnico-scientifico per la legalità e contrasto alle mafie, presieduto da Nando Dalla Chiesa. La Lombardia ha poi istituito anche la Giornata regionale nell’impegno contro le mafie con l’obiettivo, oltre a dare un contributo alla memoria delle vittime,  di sollecitare una  riflessione sull’ampio e variegato tema della legalità in un quadro di responsabilità condivisa nella lotta contro la criminalità organizzata in tutte le sue forme”.