A Palazzo Pirelli le sculture ambientali di Carlo Ramous

Visitabile,  da oggi fino al 15 settembre, a Palazzo Pirelli una selezione delle opere di Carlo Ramous, l’artista, protagonista dimenticato della scultura italiana del secondo Novecento, cui la Triennale di Milano dedica una retrospettiva. La mostra è aperta al pubblico (ingresso libero) da lunedì (9.30-12.30 e 14.15-16.30) al venerdì (9.30-13) e in occasione delle aperture straordinarie del palazzo (la prossima, in programma domenica 30 luglio).

Particolarmente intenso il nesso, ideale ed estetico, che lega le sculture “ambientali” di Ramous all’architettura moderna e industriale del grattacielo disegnato da Giò Ponti. Una continuità che poggia sulla simultaneità delle opere, frutto di quel clima di rinnovamento urbano e di rinascita produttiva, dopo il secondo conflitto mondiale, che vide Milano diventare capitale del boom economico.   

Ad aprire il percorso, che si snoda al primo piano e al piano terra di via Fabio Filzi 22, è stato il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, che ha sottolineato la continuità ideale tra espressione artistica e impegno politico.

Ancora una volta la funzione istituzionale del Palazzo si apre ad eventi culturali – ha detto Cattaneo –  facendo del Pirellone la vera casa dei lombardi. In particolare questa mostra, grazie alla collaborazione con la Triennale, è un segno importante della volontà comune di coniugare il gusto del bello e del ben fatto, frutto del genio artistico di Ramous, al nostro desiderio di continuare il nostro lavoro istituzionale a beneficio dei nostri cittadini”.

Dopo il restauro di un significativo nucleo di grandi sculture, in parte collocate in luoghi pubblici milanesi, come piazza Conciliazione, le opere esposte a Palazzo Pirelli  proseguono il percorso artistico di Ramous, sottolineando tutti i passaggi della sua evoluzione stilistica e poetica, la sua collaborazione con ingegneri e architetti, fino ad approdare alla dimensione dell’opera d’arte ambientale.

All’inaugurazione di oggi erano presenti la figlia dell’artista, Mariagrazia Ramous, Walter Patscheider, collezionista e amico personale di Ramous, il Direttore generale della Triennale, Andrea Cancellato, il curatore della mostra, Luca Pietro Nicoletti, Felix  Baumann, Console Generale svizzero, Kim Natoli, Console generale USA per la Cultura.

La mostra completa è visitabile alla Triennale di Milano fino al 17 settembre