Il cibo che cambia, il cibo che aiuta a stare e ritrovare la salute. Alla XIV edizione di Golosaria, irrompe lo studio della nutraceutica che evidenzia le proprietà che favoriscono il nostro benessere proprio in virtù di quello che finisce nel piatto e assimilato dal nostro organismo. La classica edizione del mondo del food a FieraMilano City ha chiamato a così raccolta 250 artigiani del gusto, 100 cantine, 20 cucine di strada e creato nuove aree per oltre 80 eventi. L’edizione di quest’anno ha messo dunque in evidenza, attraverso gli espositori, le correlazioni tra cibo e salute ma anche tra cibo e socialità e come il cibo ha cambiato il nostro modo di comunicare e informarci su quello che si porta in tavola.
E’ cambiato anche il nostro modo di bere, di rapportarci al vino, col risultato che oggi la ricerca è sempre più personalizzata perché punta a un eccellenza che guarda anche alla sostenibilità e al processo di coltivazione, sempre più attento alla qualità.
Per l’Assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, l’edizione di quest’anno è stata anche l’occasione “per dare il via a un focus sull'agricoltura di montagna, sulla biodiversità del nostro ambiente e sull'innovazione delle aziende agricole. Milano è la vetrina sul mondo delle eccellenze lombarde e Golosaria è un'occasione straordinaria per far conoscere i prodotti della Lombardia. Il tema di quest'anno poi – ha aggiunto Rolfi – coincide in pieno con la filosofia che la Regione sta seguendo in ambito agroalimentare: avere lo sguardo rivolto al futuro per valorizzare sempre di più la sicurezza alimentare dei prodotti lombardi, per garantire la sostenibilità dei cicli produttivi, sempre più richiesta dai consumatori, e per una chiarezza comunicativa che sappia informare bene i cittadini”.