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L’Oasi di Zerbolò, dove nidificano le Cicogne bianche

Non è raro, per chi si appresta a visitare Cascina Venara, imbattersi in un gruppo di cicogne che volano a bassa quota nelle risaie e nei prati a caccia di rane e piccoli insetti. Il luogo è l’Oasi di Zerbolò, importante centro di ripopolamento della Cicogna Bianca che qui sverna e nidifica allo stato selvatico nel territorio dell’omonimo Comune in provincia di Pavia. A reclamare il pasto sono le decine di piccoli pennuti appena nati, riconoscibili dal soffice piumaggio bianco. A breve, altri si aggiungeranno per ripopolare l’oasi in cui vivono dalle 22 alle 30 coppie di esemplari adulti, indaffarati nella cura dei pulcini e nella spola, tra un nido e l’altro, al ritmo incalzante dei richiami che si diffondono in questo prezioso ecosistema, splendida realtà della natura lombarda nel cuore del Parco del Ticino.

Il progetto di riproduzione, ambientamento e rilascio in natura di coppie di cicogne si è potuto realizzare solo grazie a convenzioni stipulate tra il Comune di Zerbolò, il Parco Lombardo della Valle del Ticino e le Associazioni ambientaliste che si sono avvicendate e che lo hanno implementato anche grazie al prezioso lavoro e passione di numerosi sostenitori.

Dal 2001, infatti, l'Associazione “A Passo d'Ali”, affiancata dall'Amministrazione Comunale e da volontari zerbolesi, si è occupata del monitoraggio e della tutela della colonia della Cicogna bianca con opere di sensibilizzazione rivolte alle numerose scolaresche e ai fruitori del Parco, in particolare sui temi legati alla tutela della specie e all'importanza di preservarne l'habitat. Purtroppo, a causa della scadenza della convenzione, l’associazione ha deciso a malincuore di interrompere questa esperienza, marcata da alti costi di gestione, insormontabili per chi, con impegno e passione, ha creduto e portato avanti il progetto di ripopolamento di questa oasi del territorio pavese. La questione sarà affrontata dalla municipalità che, a partire dal prossimo autunno, pubblicherà il nuovo bando per l’assegnazione e gestione della cascina nel cui territorio si trova anche un piccolo ma caratteristico ostello della gioventù.

Nessun pericolo di sorta per la comunità delle Cicogne che, grazie a un lungimirante programma di rieducazione alimentare, da giugno a dicembre sarà in grado di alimentarsi in autonomia, procacciando in risaia e nelle radure lungo il fiume Ticino, in attesa di essere adottate da un nuovo gruppo di volontari che sappia accogliere con amore i nati in seno alla “favolistica” comunità volatile.