Il Lago Maggiore offre tante perle anche nella sua cosiddetta “sponda magra”, quella lombarda. Si vada a Laveno (per esempio), raggiungibile anche con Trenord, e si pieghi a destra, verso Luino. Attraversata una serie di gallerie si giunge a Castelveccana, dove spunta -come fosse una piccola Portofino- un promontorio. E’ la Rocca di Caldè, che anticamente ospitava una fortificazione e oggi è lì per offrirci una veduta intrigante. Dal porticciolo ci si può incamminare, tramite un ponticello, nella zona delle antiche fornaci (un insediamento industriale abbandonato) per godere di roccette e spiaggette, una delle mete più ambite per chi desidera fare un bagno nel lago. Il luogo è tanto affascinante quanto purtroppo anche meta di sconsiderati che lo imbrattano, attirando le dovute attenzioni delle forze dell’ordine e delle istituzioni locali. Occorrerebbe una riqualificazione di tutta l’area per bonificarla da una natura selvaggia e ingombrante: il turismo locale ne trarrebbe un enorme vantaggio. Tornando nella piazzola del porticciolo è possibile fare una sosta ai ristoranti. Così come prendere l’abbrivio per camminate più o meno lunghe. Facilmente visitabili sono infatti alcune chiesine incastonate nella montagna (a partire da quella di Santa Veronica). Per chi si cimenta nel trekking impegnativo una meta interessante è invece il monte che sovrasta il paesaggio: in poco più di due ore si arriva al passo del Cuvignone e al rifugio Adamoli.
- 22 Giugno, 2020
- 12:00 am
- Categorie: Turismo e Sport
Mete a pochi passi da casa: la Rocca di Caldè a Castelveccana
