Garante infanzia e adolescenza: definire linee guida condivise a tutela dei minori

Il Garante per l’Infanzia e Adolescenza è un’autorità indipendente istituita con legge regionale 30 marzo 2009, n. 6 in esecuzione della Convenzione dell’ONU sui diritti del fanciullo e della Convenzione europea sull’esercizio dei diritti del fanciullo. Il nuovo Garante per l'infanzia e l'adolescenza è lo psicologo psicoterapeuta, già Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia e consigliere del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi dal 2014 al 2019 Riccardo Bettiga, nominato il 15 aprile del 2020. Il Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza ha sede presso il Consiglio regionale della Lombardia.

Tra le sue funzioni, il Garante può proporre agli Enti e alle Istituzioni, che si occupano di minori, iniziative per la diffusione di una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza finalizzata al riconoscimento dei minori come soggetti titolari di diritti. Segnala inoltre alle autorità competenti i fenomeni di esclusione sociale e di discriminazione dei minori e i fatti costituenti reato o gravi situazione di danno o di rischio per i minori, raccordandosi con i servizi sociali territoriali e raccoglie segnalazioni concernenti violazioni di norme a tutela dei minori in tutti gli ambienti e su conflitti di interesse tra i minori e chi esercita su di loro la potestà genitoriale, soprattutto ove esista rischio per l’incolumità fisica.

Nell’esercizio delle sue funzioni il Garante può esercitare i propri poteri coordinandosi con il Difensore Regionale e le altre Autorità di garanzia per quanto riguarda reciproche segnalazioni su situazioni di comune interesse.

Come primo atto d’insediamento del Garante, nel mese di giugno a Palazzo Pirelli si è tenuto un importante Tavolo di Lavoro composto da elevati e competenti profili istituzionali che a vario titolo operano e si occupano delle problematiche del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza: da quello scolastico, a quello sanitario, psicologico, educativo e ricreativo. Questi i temi definiti per i quali si sono attivati 5 sottotavoli: istruzione (in particolare la povertà educativa); ambito giuridico e di tutela dei minori (con il coinvolgimento delle realtà territoriali che se ne occupano, tra cui Enti locali, comunità, Procure e Tribunali); salute e welfare (con il coinvolgimento di tutti i soggetti che offrono servizi di welfare); relazioni familiari e sociali (per esempio spazi aggregativi e sport); Reti e Modelli organizzativi dei sistemi di protezione (modelli organizzativi volti a strutturare o a migliorare le reti regionali di protezione). 

Nel corso dell'incontro, agli interventi della Presidente del Tribunale milanese dei Minorenni Maria Carla Gatto, della Presidente del Tribunale bresciano dei Minorenni Cristina Maggia e del Procuratore dei Minorenni di Milano Ciro Cascone, hanno fatto seguito quelli dei rappresentanti di competenza del Forum del Terzo Settore, delle ACLI, del Centro Sportivo Italiano, della Fondazione degli Oratori Milanesi, dell’Unicef, del Policlinico, dell’ASST Fatebenefratelli-Sacco, dell’Università San Raffaele e dell’Università Cattolica di Milano, del Forum lombardo delle Associazioni Familiari, di Federfarma, dell’Agesci, delle Rete dei tutori MSNA, della Caritas Ambrosiana, dell’Arciragazzi, dell’Ordine degli Psicologi e degli Assistenti sociali, di associazioni e realtà come Save The Children, Fondazione Ronald McDonald, SOS Villaggio Bambini, Comitato EduChiAmo, Fondazione Sodalitas e Fondazione Amplifon, ActionAid, oltre a diversi pedagogisti, psicoterapeuti, pediatri ed esperti dell’universo infantile e adolescenziale, nonché i referenti delle direzioni generali degli Assessorati regionali al Welfare, alle Politiche sociali e disabilità e alle Politiche per la Famiglia.