Gli atti del Consiglio – Gennaio 2020/scheda 1

Rilancio delle Province e del sistema delle autonomie – Le Province sono nate con territori ben identificabili e come forma organizzativa definita ben prima della nascita dello Stato italiano. Rappresentano le comunità, ma con la legge 56/2014 sono state “svuotate” facendo così mancare un modello razionale di governo e generando gravi e pesanti ripercussioni sull’erogazione di molti servizi primari nei territori.
Da qui la necessità di una revisione della legge che deve anche prevedere la reintroduzione dell’elezione diretta del Presidente e del Consiglio provinciale e il ripristino della Giunta. Lo chiede la Risoluzione sul riordino delle Autonomie locali approvata a maggioranza in Consiglio regionale. Il documento, messo a punto dallo sottolinea l’importanza e la necessità di creare “un corretto e più efficiente impianto di governance del sistema che interessa e coinvolge le Regioni e le autonomie locali, con una adeguata distribuzione di competenze e funzioni e garantendo al tempo stesso le relative e necessarie risorse”. 
Il testo evidenzia l’urgenza del rilancio delle Province e delle Città Metropolitane, che secondo la Risoluzione approvata deve essere articolato e si deve basare su 4 punti fondamentali: gli organismi politici devono avere nuovamente la legittimazione popolare attraverso il voto, le funzioni di area vasta devono essere ben definite, deve essere garantita l’autonomia finanziaria per assicurare le risorse necessarie utili a coprire e svolgere efficacemente le funzioni attribuite, vanno assicurati in misura adeguata gli standard di organizzazione e personale al fine di garantire la piena funzionalità degli apparati amministrativi.  Infine il documento chiede che venga prevista anche “un’equa e giusta indennità ai Consiglieri delegati che svolgono nei fatti le funzioni di Giunta”.
Il documento sollecita infine la piena attuazione della Costituzione ed evidenzia la richiesta di maggiore autonomia, ai sensi dell’articolo 116 terzo comma della Costituzione.

Taxi, sia libera ai turni integrativi – Via libera in Consiglio regionale alla Risoluzione che autorizza i taxisti a poter effettuare nella normale giornata lavorativa turni integrativi fino a 4 ore, effettuabili dallo stesso operatore esclusivamente nell’ambito del territorio comunale del Comune che ha rilasciato la licenza. Nella combinazione tra turnazioni ordinarie e turnazioni integrative, non sarà in ogni caso possibile per ogni singolo taxista superare le 16 ore di lavoro giornaliere. Un emendamento, già approvato durante l’esame del provvedimento in Commissione Territorio, ha precisato che tale possibilità viene riconosciuta solo ai taxisti che operano in Comuni con popolazione sotto i 150mila abitanti, escludendo così il capoluogo milanese.

Disabilità, due mozioni per chiedere misure specifiche – Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza due mozioni che affrontano il tema delle misure destinate a persone con disabilità. Il primo documento, chiede di rivedere la delibera regionale del dicembre scorso giudicata “peggiorativa rispetto a quella attuale” e di ripristinare i criteri e l’entità del contributo vigenti fino a oggi, “garantendo continuità nell’assistenza alle famiglie”. La seconda mozione impegna la Giunta a continuare a investire su questo tema, facendosi anche portavoce con il Governo nazionale “per ottenere un incremento delle risorse e far fronte così alle necessità del futuro, in cui si prevede un incremento ulteriore di accessi al sistema”. Quest’ultimo provvedimento,  impegna inoltre la Giunta a portare da 400 a 600 euro la soglia minima di contributo.

Via libera al piano per l’economia circolare – Nella gestione dei rifiuti e nell’obiettivo di favorire l’economia circolare, la Lombardia si prepara a fare un ulteriore passo in avanti. Con l’Atto di indirizzo in materia di programmazione della gestione dei rifiuti e delle bonifiche, approvato nella seduta odierna dell’Aula di Palazzo Pirelli, il Consiglio regionale ha acceso il semaforo verde al “Piano verso l’economia circolare”, con l’obiettivo di ottemperare agli obiettivi fissati dall’Unione europea in materia di gestione dei rifiuti. Alcuni di questi sono già stati ampiamente superati, molti anni prima rispetto alle prescrizioni di Bruxelles. Come, ad esempio“arrivare entro il 2025 al 55% di raccolta differenziata, già oggi noi siamo intorno al 70%. Così come quello di non utilizzare le discariche per lo smaltimento dei rifiuti urbani se non sotto il 10%, quando già adesso ci avviciniamo allo 0,5%. In Regione Lombardia, dunque, il sistema funziona. Significativi alcuni dati, come quello dei rifiuti urbani: 4,8 milioni di tonnellate, 478 kg per cittadino, contro una media nazionale ben più alta e nonostante il nostro pil pro capite sia ben superiore di quello di altre regioni. Interessanti anche i numeri relativi al recupero in materia che in Regione Lombardia si riesce a ottenere dalla differenziata: 86% della carta, 88,7 del vetro, il 54,6% della plastica, l’86,2% del legno, l’80% dei materiali ferrosi. La Regione è leader  anche nella raccolta dell’umido, con 77,4 kg per abitante, ossia il 79% del totale.

il piano approvato, introduce dunque accorgimenti di buon senso, che vanno ad aggiungersi a quanto deliberato dalla Giunta. Ad esempio, l’utilizzo del CSS (combustibile solido secondario) all’interno dei cementifici; la promozione del sacchetto di carta per la raccolta dell’umido; lo stoccaggio delle bottiglie di plastica, che riciclate andranno a produrre nuovi contenitori per lo stesso uso; il fattore di pressione per gli impianti di smaltimento, per il quale si ritiene che in una stessa area non si possano concentrare più realtà che superino determinati parametri. Infine, è stata esclusa la realizzazione di impianti di trattamento e smaltimento all’interno dei corridoi primari della rete ecologica regionale.  

Stop finanziamenti pubblici a chi boicotta Israele – Forte condanna nei confronti di qualsiasi delegittimazione dello Stato di Israele e di sostegno al suo diritto di difesa dalle organizzazioni terroristiche e dalle minacce dai Paesi che ne invocano l’eliminazione; impegno al Presidente della Regione a farsi portavoce presso le istituzioni nazionali ed europee per la stesura di un documento o di un codice dal quale emerga una definizione chiara di antisemitismo; richiesta al Governo nazionale di escludere dai finanziamenti pubblici le realtà firmatarie dell’appello BDS (Boycott, Divestment and Sanctions), la campagna globale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele.  E’ il contenuto di una mozione approvata a maggioranza dal Consiglio regionale.

Istituzione delle aree di propulsione economica (APE) – Saranno denominate Ape, aree di propulsione economica, e una volta individuate e istituite, promuoveranno la competitività delle aziende, introducendo criteri di semplificazione normativa e burocratica e agevolazioni fiscali a favore di imprenditori provenienti da altre regioni e dall’estero. La proposta, oggetto di una mozione, è stata approvata all’unanimità dall’assemblea lombarda e chiede di costituire presso l’Assessorato alle Attività Produttive un tavolo tecnico per attuare il progetto e di intervenire presso la Conferenza Stato–Regioni per sviluppare il modello APE, favorendo gli investimenti locali e stranieri. La Lombardia ospita circa la metà delle imprese a partecipazione estera ed è leader nell’innovazione, con un attività stimata in 4 miliardi e mezzo e con una crescita del 10% su base triennale del numero di brevetti.

Messa in sicurezza della ex SS294 della Val di Scalve – Via libera unanime alla mozione per la messa in sicurezza della ex Strada statale 294 della Val di Scalve, la cosiddetta Via Mala. Sabato 11 gennaio si sono verificati dei distacchi di materiale in una galleria che hanno colpito alcune auto in transito in corrispondenza della frazione Dezzo (in Comune di Colere) in direzione Valle Camonica. A giugno 2019, per una frana di importanti dimensioni, la stessa strada di collegamento tra la Val di Scalve e la Val Camonica, era rimasta chiusa per diversi giorni. Il documento approvato chiede inoltre alla Giunta regionale di attivarsi presso l’ANAS e di adoperarsi con la Provincia di Bergamo e tutti gli enti interessati per sostenere un intervento strutturale della ex ss 294 della Val di Scalve.

Cambiano le circoscrizioni comunali di Somaglia e Casalpusterlengo – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge che modifica le circoscrizioni comunali di Somaglia e Casalpusterlengo in provincia di Lodi: in questo modo sarà possibile avviare l’ampliamento del cimitero S. Martino Pizzolano, di proprietà del Comune di Somaglia ma situato nel territorio comunale di Casalputerlengo.

Valorizzazione delle associazioni combattentistiche e d’arme – Valorizzazione e sostegno concreto alle associazioni combattentistiche e d’arma e alle associazioni delle forze dell’ordine operanti in Lombardia, che svolgono una “meritoria e utile funzione sociale, culturale, educativa e di sicurezza”. Grazie alla legge, approvata  all’unanimità in Consiglio regionale, queste realtà potranno giovare di appositi contributi regionali a sostegno delle loro attività. I fondi, stabiliti in 200 mila euro per ciascun anno nel primo biennio 2020-2021, serviranno a finanziare progetti relativi a cerimonie, manifestazioni, mostre, convegni e attività didattiche; gestione e manutenzione di siti museali, cimiteri, sacrari, sedi associative; svolgimento di raduni; cooperazione con le istituzioni locali a fini sociali e di pubblica utilità; iniziative culturali e formative, di tutela dei bisogno morali e materiali di associati e dei lodo supersiti, diffusione della cultura della legalità e della sicurezza.

Cibo ed etichettature semaforica – Il Governo intervenga  sulle istituzione europee per scongiurare l’avvio della etichettatura semaforica (Nutri-score) che se attuata rischierebbe di ripercuotersi negativamente sui prodotti del made in Italy  e dunque anche sulla filiera  agroalimentare lombarda che esporta 500 mila tonnellate di prodotti lattiero-caseari e 270 mila tonnellate di carne per un valore di oltre 1, 2 miliardi e 750 milioni di euro. La Lombardia scende in campo a difesa dei prodotti regionali con una mozione approvata in Consiglio regionale, con la quale si evidenzia il rischio per il nostro sistema agroalimentare dell’adozione dell’etichettatura semaforica basato su una scala di 5 colori (rosso, arancione, giallo, verde chiaro e verde) con la quale  segnalare generi alimentari in base ai loro ingredienti. “Con tale criterio – si legge nella mozione – le bevande energetiche sarebbero etichettate con il colore verde mentre alcune eccellenze lombarde come l’olio del Garda, il Grana Padano e il Salame di Cremona con il colore rosso”.  Un sistema quello del Nutri-score già adottato da Regno Unito, Francia e Belgio ma che l’Unione Europea parrebbe intenzionata ad estendere  a tutto il continente. “Un sistema di etichettatura – avverte il documento – privo di scientificità che rischia di danneggiare anche il valore indisponibile e immateriale della dieta mediterranea dichiarata nel 2010  patrimonio UNESCO”.

Blocco della circolazione – Evitare il blocco della circolazione, almeno per le auto Euro 5 ed Euro 6, domenica prossima 2 febbraio. E’ questa la richiesta contenuta nella mozione urgente  approvata a maggioranza, che invita la Giunta regionale a chiedere al Comune di Milano di non procedere con il blocco annunciato dal Sindaco si Milano. “Il blocco del traffico – viene sottolineato – non porta sollievo all’inquinamento dell’aria causato, secondo ISPRA, soprattutto dal riscaldamento, dalla combustione di biomasse 65% e, solo per il 12%, dal traffico auto”.