Sanità: Consiglio approva il Piano regionale della prevenzione

Il Piano regionale di prevenzione 2021–2025 (PRP), redatto dalla Giunta ai sensi delle Intese Stato–Regioni, è stato approvato dal Consiglio regionale con 45 voti a favore, contrari 23, astenuti 3.

Il documento, relatrice Simona Tironi (FI), è lo strumento di programmazione regionale per tutta l’area della prevenzione, promozione della salute e prevenzione di fattori di rischio comportamentali, comprese le dipendenze e le malattie croniche degenerative. Il piano mira a promuovere e supportare la salute individuale e collettiva secondo un approccio multidisciplinare: nell’articolato sono indicati i 22 programmi di intervento (10 predefiniti e i 12 liberi) con 6 macro-obiettivi e i 42 obiettivi analitici sui quali verterà l’impegno di Regione Lombardia nei prossimi 5 anni.

Nel documento è descritta la governance del sistema che è in capo alla Unità Operativa Prevenzione presso la DG Welfare per la definizione delle strategie, ai Dipartimenti di Igiene e Prevenzione delle ATS per il monitoraggio e la sorveglianza e alle Unità Operative delle ASST per l’erogazione dei servizi. In ambiti specifici sono previste sinergie e attività di coordinamento con altre realtà come ARPA Lombardia per le tematiche attinenti la salubrità dell’ambiente, con gli Ispettorati del lavoro per la sicurezza e la prevenzione sui luoghi di lavoro, con le Forze dell’Ordine per le tematiche attinenti le dipendenze da agenti psicotropi.

Questo piano di prevenzione – ha sottolineato la relatrice Simona Tironi – è frutto di un ampio lavoro di squadra tra la DG Welfare e la Commissione Sanità. Considero apprezzabile anche il contributo delle opposizioni che è confluito in numerosi ordini del giorno approvati in aula con il parere favorevole mio e della Giunta.”

L’Assessore al Welfare Letizia Moratti ha precisato che il personale da mettere in campo per l’attuazione del PRP sarà quantificato in sede di delibera delle regole e di aggiornamento dei POAS delle singole aziende socio-sanitarie e si provvederà ad assumere le figure professionali necessarie. A tal fine e per tutte le azioni previste dal piano, la Giunta ha stanziato la cifra complessiva di 45 milioni e 110mila euro, di cui 22 milioni da spendere nel 2022. Verrà redatto inoltre uno specifico Piano per la sicurezza nei luoghi di lavoro per contrastare il sempre più preoccupante fenomeno degli incidenti, anche mortali, che coinvolgono lavoratori impiegati spesso in aziende di piccole e medie dimensioni e in aziende agricole. Per quanto riguarda le scuole saranno coinvolti nei programmi di sensibilizzazione tutti gli istituti di ogni ordine e grado compresi i Centri di Formazione Professionale (CFP) e le Università.

Nell’ampio e approfondito dibattito sono intervenuti Luigi Piccirillo (Misto), Samuele Astuti e Carmela Rozza (PD), Marco Fumagalli, Raffaele Erba e Simone Verni (M5Stelle), Elisabetta Strada (Civici Europei), Michele Usuelli (+ Europa) e Emanuele Monti (Lega).