Il Consiglio regionale a fianco della Liuteria Cremonese

L’Aula ha approvato la legge che valorizza, tutela e promuove la storica tradizione della Liuteria Cremonese

Via libera a maggioranza (con l’astensione delle minoranze) dal Consiglio regionale alla legge sulla valorizzazione, la tutela e la promozione della storica tradizione della Liuteria Cremonese, già patrimonio intangibile dell’Umanità Unesco.

“L’obiettivo di questa legge – sottolinea il relatore Marcello Ventura (Fratelli d’Italia) – è quello di tutelare un patrimonio identitario culturale, storico ed economico che tutto il mondo ci invidia: il ‘saper fare liutario’ cremonese, a partire dai grandi maestri come Stradivari, Amati e Guarneri del Gesù. La contraffazione minaccia da tempo le nostre botteghe, che custodiscono tecniche artigianali tramandate nei secoli. Regione Lombardia ha il dovere di intervenire per tutelare la qualità, promuovere la formazione e rafforzare il ‘polo’ turistico e culturale legato alla liuteria. Oltre a difendere le nostre botteghe storiche, con questa legge intendiamo investire sulle nuove generazioni, sull’innovazione e sulla promozione internazionale. La liuteria cremonese è un’eccellenza lombarda e italiana: non possiamo permettere che venga svilita o confusa con prodotti industriali privi di anima”.

Punto fondamentale della legge è la tutela del Marchio Collettivo “Cremona Liuteria” del Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” di Cremona, garantendone l’uso esclusivo alle imprese che rispettano criteri di qualità e autenticità indicati in un Regolamento d’uso del marchio. A tale scopo sarà istituito un elenco delle imprese artigiane con sede nel territorio.

La legge, articolata in sei articoli, prevede inoltre “azioni concrete di supporto”, in collaborazione con la Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia, alle circa 200 botteghe e ai maestri liutai attraverso l’incentivazione della ricerca e dell’innovazione nel settore; la collaborazione con università, scuole di liuteria e istituzioni culturali; la valorizzazione della formazione specialistica e della trasmissione alle giovani generazioni del mestiere; il sostegno al turismo culturale e alla cooperazione tra le imprese artigiane e le istituzioni culturali; la promozione di un concorso regionale di violoncello, simbolo della liuteria cremonese, in collaborazione con le istituzioni musicali del territorio e l’organizzazione di eventi collegati al concorso.

Prevista l’istituzione presso l’Assessorato allo Sviluppo Economico di un Organismo indipendente per il controllo della produzione artigianale liutaia e misure di contrasto alla contraffazione in raccordo con la Camera di commercio di Cremona-Mantova-Pavia e il Consorzio Liutai “Antonio Stradivari”.

In occasione della “Giornata mondiale del violino cremonese”, celebrata il 13 dicembre di ogni anno, saranno promossi eventi per la valorizzazione della tradizione della liuteria cremonese coinvolgendo scuole, teatri, orchestre e istituzioni culturali.

L’investimento previsto per il 2025 è di 100 mila euro.

Nel corso del dibattito sono intervenuti alcuni Consiglieri regionali:

Matteo Piloni (PD) ha definito la legge come “un’opportunità per la liuteria cremonese che ha un valore internazionale. Si tratta di un patrimonio culturale e artigianale che appartiene a tutti i lombardi. Per questo è necessario il supporto da parte delle istituzioni. Questo testo, però, è solo un punto di partenza che dovrà essere finanziato anche nei prossimi anni e dovrà avere la capacità di coinvolgere tutti i soggetti, pubblici e privati, del mondo della liuteria cremonese creando una rete territoriale ampia”.

Silvia Scurati (Lega) ha sottolineato l’importanza di Cremona come “punto di riferimento mondiale della liuteria: è in questo territorio che gli artigiani lavorano allo sviluppo di nuove tecniche di costruzione, studiano le possibilità acustiche ed estetiche degli strumenti e l’uso dei nuovi materiali. Noi abbiamo il dovere di tutelare questo patrimonio dalla concorrenza sleale rappresentata da ogni forma di contraffazione”.

Ivan Rota (Forza Italia) ha parlato dell’importanza di “valorizzare la manualità degli artigiani cremonesi e di tutelare una tradizione che dal Cinquecento si costruisce con le mani dei liutai e non con la tecnologia”.

A margine dell’approvazione della legga si è esibito in Aula Alessandro Mauriello che ha suonato al violoncello l’Inno d’Italia e la suite in re minore di Gaspar Cassadó.