Indennizzi Trenord, ampio dibattito in Commissione Territorio

L’Assessore regionale ai Trasporti ha sostenuto che il nuovo meccanismo è più equo Le minoranze hanno espresso dubbi e perplessità

Il sistema di risarcimento del danno da ritardi entrato in vigore con il nuovo contratto di servizio di Trenord. che ha sostituito il meccanismo dei bonus, è più equo perché ristora chi effettivamente ha subito un disagio e non indistintamente tutti gli abbonati ad una specifica tratta anche se non hanno effettivamente usufruito del servizio.

E’ quanto ha sostenuto l’Assessore ai Trasporti e Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia intervenuto oggi in Commissione Territorio per illustrare le nuove modalità di erogazione dei ristori agli utenti Trenord entrate in vigore il 1 gennaio 2024.

La Lombardia come tutte le altre regioni si è dovuta attenere alla delibera 106/2018 dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) che obbliga a introdurre il nuovo meccanismo in sostituzione dei precedenti bonus automatici e che, ai titolari di abbonamento mensile o annuale riconsoce un indennizzo del 10% per ciascun mese in cui, per la tratta indicata sul titolo di viaggio, un numero di treni pari o superiore al 10% di quelli programmati subisca un ritardo superiore a 15 minuti o venga soppresso.
Con la DGR 2116 del 25/03/2024 Regione Lombardia ha incrementato autonomamente la quota dell’indennizzo dal 10% al 30% (10% a carico di Trenord e 20% a carico di Regione Lombardia) sia per l’abbonamento ferroviario mensile sia per quello annuale: l’entità complessiva del rimborso resta pertanto invariata rispetto al vecchio bonus.

A seguito dell’esposizione dell’Assessore si è sviluppato un ampio dibattito con interventi di tutti i gruppi politici.
In particolare i gruppi del PD e del Movimento 5Stelle hanno ribadito la propria contrarietà al meccanismo introdotto ritenendolo penalizzante per l’utente perché porta il ritardo non indennizzabile da 5 a 15 minuti e comporta un aggravio burocratico. L’Assessore ha precisato che è previsto lo sviluppo di procedure digitali semplificate e accessibili da parte del cliente per la fase di richiesta, di controllo dell’effettivo diritto all’indennizzo e per la successiva erogazione. In particolare il riaccredito dell’importo spettante avverrà entro fine anno attraverso il medesimo canale utilizzato per l’acquisto (es. carta di credito). Anche per i titoli integrati e per situazioni particolari (tratte spezzate, mancate coincidenze. ecc) è in corso un monitoraggio per valutare eventuali misure migliorative.

Sono 750mila gli utenti giornalieri di Trenord per 2.244 treni e 42 milioni di treni/km. Le stazioni sono 476 dislocate su 2000 chilometri di rete su cui transitano in media 330 convogli. Obiettivo di Regione Lombardia con il nuovo contratto di servizio è di portare a 1milione gli utenti nel giorno feriale medio con un incremento del 33% circa sui passeggeri trasportati oggi. Ciò grazie ai nuovi treni e alle nuove tratte ferroviarie che saranno aperte.

La relazione dell’Assessore ha toccato poi un altro punto sollevato da alcuni Consiglieri di minoranza relativo ai rilievi mossi dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCOM) sulla DGR del 27 novembre 2023, relativa all’affidamento a Trenord del contratto di servizio relativo alla gestione dei servizi ferroviari. Nel precisare che l’Autorità non ha rilevato violazioni della concorrenza nell’affidamento a Trenord del contratto di servizio, ma ha svolto solo alcune considerazioni in merito all’affidamento, alla stessa Trenord anche dei servizi automobilistici sostitutivi o integrativi dei servizi ferroviari di interesse regionale e locale, la Giunta con DGR 2100 del 25 marzo scorso ha disposto di procedere all’affidamento dei servizi automobilistici integrativi del servizio ferroviario a carattere continuativo mediante procedura a evidenza pubblica, da bandirsi entro il 30 giugno 2025.
A seguito di tale deliberazione l’AGCOM il 10 aprile scorso ha stabilito che “sono venuti meno i presupposti per un’eventuale impugnazione dinanzi al giudice amministrativo del provvedimento contestato con il predetto parere motivato”.