È la squadra più titolata d’Italia e una delle più vincenti in Europa: 30 scudetti, 8 Coppe Italia, 4 Supercoppe e, a livello internazionale, 3 Euroleague, 3 Coppe delle Coppe, 2 Coppe Korać e una Coppa Intercontinentale. Un palmarès costruito in ottantotto anni di storia.
L’Olimpia Milano, infatti, nasce il 9 gennaio 1936, come dopolavoro aziendale della Borletti di via Washington, azienda meneghina che produceva orologi, contachilometri, tachimetri e macchine per cucire. La data di nascita dell’Olimpia coincide con quella del primo scudetto con capitano Enrico Castelli e allenatore Giannino Valli.
Nel 1947, dopo la retrocessione in Serie B, la Borletti si fonde con la Triestina Milano dell’imprenditore Adolfo Bogoncelli, trevigiano di nascita ma triestino d’adozione che sposta la squadra da Como a Milano con il nome di Olimpia.
Nasce la Boroloimpia con Adolfo Bogoncelli presidente e Borletti primo sponsor. Il granata delle prime maglie lascia il posto al biancorosso delle canotte e alle “scarpette rosse”. Il Boroloimpia diventa semplicemente Olimpia Milano.
Dal piccolo campetto all’aperto in via Costanza, dove giocava la dopolavoro Borletti, si passa al Palazzo dello sport della Fiera di Milano, il Palalido, il Palasport di San Siro e, infine, il Forum di Assago, l’attuale casa dell’Olimpia Milano.
Adolfo Bogoncelli è stato un dirigente innovativo, geniale. Ha inventato le sponsorizzazioni prima con Borletti, poi con quella storica del Simmenthal, ha creato un vero mercato per i giocatori, ha diffuso la conoscenza del basket portando in Italia gli Harlem Globetrotters negli anni in cui erano la squadra più famosa e più forte al mondo per la presenza dei giocatori di colore – banditi dalla NBA – tra cui il fenomenale Wilt Chamberlain.
Con Cesare Rubini, Bogoncelli formerà il primo grande binomio presidente-allenatore della storia del basket italiano.
Segue l’arrivo in Italia, nel 1966, Bill Bradley, e poi l’era dell’allenatore americano Dan Peterson.
Fu questo l’inizio di una grande storia, di sport ma soprattutto di uomini che portò un quintetto di giocatori dell’Olimpia Milano nella Hall of Fame di Springfield, il massimo riconoscimento del basket mondiale: Cesare Rubini, Sandro Gamba, Dino Meneghin, Bill Bradley e Bob McAdoo.
Tra alti e bassi e dopo vari cambi di proprietà, nel 2004 subentra come main sponsor Giorgio Armani rilevando l’Olimpia e conducendola nel 2014 alla riconquista dello scudetto che mancava a Milano da quasi un ventennio.
In Serie A1, oltre all’Olimpia Milano, ci sono altre tre squadre lombarde: la Pallacanestro Brescia fondata il 7 luglio 2020 sulle orme del Basket Brescia Leonessa, il Basket Cremona, nata a Soresina nel 1996, e la Pallacanestro Varese, fondata il 1º agosto 1945.
Un’altra storica società lombarda, la Pallacanestro Cantù, milita in Serie A2. Fondata nel 1936, Cantù è la seconda squadra più titolata nelle competizioni europee dopo il Real Madrid. Nella serie cadetta militano altre quattro squadre lombarde: Urania Milano, Blu Basket 1971 Treviglio, Juvi Cremona e Pallacanestro Vigevano.