Una Rete territoriale per la difesa dei diritti dell’infanzia

In Commissione la proposta di istituire i Garanti comunali

Rafforzare la rete di difesa e garanzia dei diritti di bambini e adolescenti. E’ quanto si propone il progetto di legge sulla figura del Garante comunale per l’infanzia che ha iniziato oggi il suo iter in Commissione Affari istituzionali (presidente Matteo Forte-FdI). La normativa, sottoscritta dai consiglieri del gruppo Pd, prevede che i Comuni o le aggregazioni di Comuni possano istituire il nuovo organismo al quale verrà assegnata tutta una serie di compiti, tra i quali vigilare sull’applicazione della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo e delle leggi di tutela dei minori, incrementare la conoscenza dei diritti nel territorio, promuovere attività di formazione e sensibilizzazione, segnalare al Garante regionale situazioni di presunta violazione dei diritti o discriminazione nei confronti dei minori.

Nominati dai sindaci o comunque con le modalità previste in autonomia dai Comuni, i garanti resteranno in carica al massimo cinque anni (con la possibilità di un rinnovo) e dovranno essere scelti tra “persone di indiscusso prestigio e di notoria fama nel campo delle scienze giuridiche, psicologiche, sociali e pedagogiche”. Opereranno in piena libertà e indipendenza col coordinamento del Garante regionale dell’infanzia, con il quale collaboreranno nell’ambito di una rete territoriale che farà riferimento anche alla figura del Garante nazionale. Finora un Garante dell’infanzia è attivo in alcuni grandi Comuni (compreso Milano): l’obiettivo è di diffonderlo maggiormente in tutto il territorio regionale.

Il progetto di legge, il cui contenuto rappresenta una novità assoluta nel panorama delle regioni, verrà discusso prima in Commissione e infine nell’Aula consiliare per l’approvazione finale. Oggi è stato nominato come relatore il consigliere Angelo Orsenigo (Pd).