Lombardia ancora protagonista del Vinitaly 2019. La fiera di Verona si conferma per la nostra regione infatti vetrina d’eccezione per i nostri consorzi di tutela. Con 90 varietà di uve da vino coltivate, la Lombardia è sul podio per biodiversità insieme a Veneto e ad Emilia Romagna e oggi può vantare numeri da record in termini di quanità (incrementi della produzione del 55%) e qualità (+121 % delle Docg) rispetto al 2017.
Di questa ricchezza è ottima vetrina il padiglione della Regione, che presenta oltre 200 espositori e 2.000 etichette su uno spazio espositivo di 8.500 mq. all’interno del quale spiccano alcuni Consorzi: Consorzio Franciacorta, Consorzio Tutela Lugana DOC, Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo, Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Consorzio Vini Mantovani, Consorzio Volontario Vino DOC San Colombano, Consorzio Vini IGT Terre Lariane, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio di Tutela Vini di Valtellina, Consorzio Valtènesi, Consorzio Montenetto ed Ente Vini Bresciani (in rappresentanza dei territori di Botticino DOC, Cellatica DOC, San Martino della Battaglia DOC e Valcamonica).
I nostri produttori, in ogni zona vitivinicola della regione, hanno puntato su un nuovo modo di concepire la buona resa della territorialità che oltre a premiare dedizione, costanza e professionalità nel lavoro consente di posizionare il brand lombardo nelle posizioni più ambite del mercato mondiale del vino di gamma medio-alta.
Una ricerca, quella della qualità, sempre in movimento come dimostra anche la volontà di investire sulla sostenibilità e anche sulla produzione biologica, sempre più ricercata dai consumatori tanto è vero che la superficie destinata alle vigne bio è in costante aumento. Quella lombarda è una tra le prime collettive per numero di realtà che hanno caratterizzato questa edizione del Vinitaly.
I dati della produzione parlano da soli: nel 2018 sono stati prodotti 1milione578mila di ettolitri di vino, di cui ben 1.395 (88,7%) a Denominazione di qualità (5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT) e 2milioni415mila quintali di uva raccolta (+56% sul 2017) grazie a una vendemmia 2018 davvero record negli ultimi cinque anni (dati regionali by Coldiretti Lombardia). Con 90 varietà di uve da vino coltivate, la Lombardia è seconda per biodiversità solo a Veneto ed Emilia Romagna. L’export è cresciuto (+62% nel periodo 2007-2017) ed ha raggiunto il record storico di 271 milioni di euro. Le province più vocate sono Pavia e Brescia, seguite da Mantova, Sondrio, Bergamo, Milano e Lodi (con le colline fra San Colombano e Graffignana).
Secondo un’analisi della Coldiretti nazionale, in media in Lombardia il valore di un ettaro di vigna è di 57mila euro anche se le quotazioni variano molto in base alla tipologia di vino prodotto: ad esempio per il Franciacorta si arriva fino a 300mila euro. Cifre simili anche per il Lugana, vino in cima nella top ten delle bottiglie più vendute in valore nella grande distribuzione, grazie a un aumento record del 24% nel 2018. In tutta la Lombardia sono poco più di 3000 le imprese vitivinicole attive e oltre 21mila gli ettari a vigneto.
Più vino significa anche più economia, tutela del territorio, turismo, prestigio e visibilità della Lombardia nel mondo: dalla Franciacorta alla Valtellina, dall'Oltrepò Pavese al Lugana solo per citare alcune delle denominazioni e delle bellezze territoriali e paesaggistiche che grazie al binomio tra eno e gastronomia offrono al semplice turista come al più esperto dei produttori una varietà pressoché infinità di bellezza e bontà come la Franciacorta con i sui Brut e la stupenda Valtellina con il suo Sforzato di Valtellina.