Cure palliative, seminario a Palazzo Pirelli: le dichiarazioni

Milano, 13 gennaio 2014 – “La Lombardia è la Regione che ha maggiormente sviluppato questo settore, tanto che ha avuto la funzione di apripista e dovrà continuare ad avere un ruolo guida”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, intervenendo questa mattina alla presentazione di una ricerca di Éupolis.

Si tratta di un tema – ha continuato Cattaneo – che vogliamo conoscere di più per operare ancora meglio. In Lombardia anche gli sviluppi di questo ambito particolare è frutto di un metodo sussidiario e di un lavoro comune. Dall'esperienza di chi si occupa di cure palliative, che rappresentano una risposta per i malati e per le loro famiglie, può arrivare il giusto contributo per rendere sempre più di eccellenza il settore sanitario".

“Il tema affrontato – ha affermato il Vicepresidente Sara Valmaggi  riguarda un numero significativo di pazienti e famigliari. Si stima infatti un’utenza potenziale tra i 40 mila e i 55 mila persone. Regione Lombardia ha discusso di questo tema già prima dell’approvazione della legge nazionale. Ora si tratta di proseguire il percorso di valorizzazione e potenziamento della rete delle cure palliative e della terapia del dolore a partire da una necessaria integrazione tra servizi sanitari e sociali. Questo anche e soprattutto per offrire ai pazienti un unico punto di riferimento nel bisogno drammatico ed estremo” .

Non solo cure palliative per malati terminali ma anche terapia del dolore per i pazienti cronici. Lo ha chiesto il Presidente della Commissione Sanità, Fabio Rizzi (LN): “Un plauso a Éupolis e al Consiglio regionale per questa ricerca che mantiene alta l’attenzione su un problema importante che è quello delle cure palliative per i pazienti terminali. La Lombardia è sicuramente più avanti rispetto ad altre Regioni, ma ancora molto deve fare soprattutto sul piano della terapia del dolore. Non va sottovalutata la questione del dolore cronico benigno. Ci sono moltissimi cittadini che ne soffrono e questo, peraltro, ha un notevole impatto sociale. E’ su questa strada che deve avanzare la Lombardia: sviluppare, accanto alle cure palliative, la terapia del dolore destinata ai malati cronici” .

Il seminario – ha sottolineato il Consigliere segretario della Commissione Sanità, Marco Carra (PD) – è partito da importanti dati scientifici per andare a toccare gli aspetti umani. La ricerca permette di capire lo stato dell’esistente e cosa andrebbe fatto per migliorare. Per le Istituzioni è fondamentale l’ascolto delle esperienze. Le cure palliative e la terapia del dolore si inseriscono in un quadro di elaborazione del lutto che coinvolge sia il paziente che la sua famiglia. Dunque lo sforzo che va fatto è quello di accompagnare non solo i malati ma anche chi resta ad affrontare la morte del proprio caro”.