Riforme costituzionali, incontro con i parlamentari lombardi

Si è tenuto questo pomeriggio nell’Aula consiliare di Palazzo Pirelli, l’incontro voluto dal Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e dal Presidente della Regione Roberto Maroni per presentare ai parlamentari lombardi e agli esponenti di Governo lombardi le proposte migliorative al disegno di legge di revisione del Titolo V della Costituzione varato dal Governo il 31 marzo.
I temi del bicameralismo paritario e della riorganizzazione degli Enti locali sono stati trattati dal Consiglio regionale nel corso di due sedute di approfondimento che hanno portato all’approvazione di un articolato ordine del giorno con emendamenti al progetto di revisione costituzionale.
L’incontro di oggi è stato così occasione per dare concretezza a un confronto con al centro i punti elaborati dal Consiglio regionale lombardo, fondati sulla collaborazione tra i soggetti costitutivi della Repubblica e su una forte e incisiva valorizzazione di ruolo e funzioni delle autonomie locali.

“La posizione della Lombardia non è contro la riforma o la revisione del Senato e del titolo V della Costituzione –ha affermato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo -. Non vogliamo che il Senato diventi un dopolavoro di Sindaci e Consiglieri regionali, ma un’assemblea con competenze reali. La nostra preoccupazione, che è quella di tutto il Consiglio regionale della Lombardia, è quella di una deriva per la quale la soluzione dei problemi passa da un nuovo centralismo. Riportare le competenze al centro non è certamente la strada migliore che abbiamo di fronte, e questi ordini del giorno approvati in Lombardia e di cui discutiamo oggi, chiedono emendamenti alla proposta di Riforma formulata dal Governo, come l’introduzione dei costi standard o la restituzione al Senato di alcune competenze bicamerali sul tema dell’ordinamento degli enti locali e del coordinamento della finanza pubblica”.

Il “decalogo” lombardo illustrato dal Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo è incentrato sui seguenti punti; parametrare la ripartizione dei seggi alla popolazione delle Regioni, garantendo anche a quelle più piccole la componente eletta; eliminare l’integrazione del Senato con membri nominati; riformulare il riparto di competenze tra Stato e Regioni previsto dall’art. 117 della Costituzione attraverso una revisione di alcune delle materie che il testo del Governo, nella versione approvata, ha riportato alla competenza esclusiva dello Stato ed eliminando, nel contempo, la “clausola di supremazia” considerata non accettabile e largamente invasiva delle competenze regionali; rafforzare la competenza legislativa delle Regioni e prevedere una procedura bicamerale per le norme relative alla finanza pubblica e all’ordinamento degli Enti locali; inserire nella Costituzione il principio dei costi standard; affidare al Senato funzioni ispettive e di controllo che si aggiungano alla piena iniziativa legislativa; garantire forme di autonomia differenziata per le Regioni che rientrano all’interno dei parametri e degli indici di virtuosità; rendere meno facile la procedura di approvazione delle leggi da parte della Camera in caso di parere contrario del Senato; prevedere norme che favoriscano e semplifichino l’accorpamento delle Regioni attuali riducendone il numero.
Il Presidente Raffaele Cattaneo ha infine sottolineato come il processo di riforme deve rappresentare la spinta a riprendere il progetto di un regionalismo responsabile e cooperativo, rafforzando i valori della sussidiarietà, dell’autonomia, del decentramento e della proporzionalità.
Alla relazione introduttiva del Presidente del Consiglio regionale lombardo, hanno poi fatto seguito numerosi interventi e contributi da parte dei parlamentari presenti.