Il Consiglio prende posizione a tutela della libertà religiosa e delle minoranze perseguit

Il Consiglio prende posizione a tutela della libertà religiosa e a sostegno delle minoranze perseguitate, con particolare riferimento alla situazione dei cristiani in Iraq. Lo fa con una mozione approvata a larghissima maggioranza con cui si chiede alla Giunta d’ intervenire presso il Consiglio della UE e di assumere iniziative in sede internazionale, anche stanziando risorse per sostenere iniziative di cooperazione internazionale a tale scopo. Alcuni consiglieri poi, su proposta di NCD, devolveranno la diaria della giornata di oggi alla campagna “Adotta un cristiano di Mosul”.
Negli ultimi mesi – ha spiegato il capogruppo Ncd Luca Del Gobbooltre 100 mila cristiani iracheni sono stati costretti dall'Esercito dell'ISIS ad abbandonare le proprie case e i propri averi per evitare la morte. Il tutto nel preoccupante silenzio di gran parte dell'Occidente. Per questo abbiamo voluto presentare questa mozione con lo scopo di porre al centro del dibattito il tema della libertà religiosa e delle persecuzioni in atto in molti Paesi del mondo, ma soprattutto mettendo in campo interventi concreti che rispondano ai veri bisogni delle famiglie irachene sfollate e scacciate dalla loro casa e dalla loro terra”.

Nella versione finale del documento è previsto l’impegno a organizzare una specifica iniziativa istituzionale durante la quale verrà esposto il simbolo della N di  “Nazareno” senza tuttavia  contrassegnare con esso tutte le sedi di Regione Lombardia, come era stato proposto in un primo momento. Tale modifica ha indotto il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato ad astenersi sullo specifico punto della mozione. Sono intervenuti in Aula per spiegare il voto a favore del loro gruppo i consiglieri Lino Fossati (Maroni Presidente) e Giulio Gallera (FI).
 

Voto contrario di Pd e Patto Civico (interventi di Fabio Pizzul e Umberto Ambrosoli), invece, su un ulteriore punto proposto in Aula da Pietro Foroni a nome della Lega Nord con cui si invita la Giunta ad “intervenire presso il Governo perché aderisca ad eventuali operazioni, organizzate sotto l’egida delle organizzazioni internazionali, che richiedano anche l’uso della forza per porre fine alle persecuzioni dei cristiani.” M5S non ha partecipato al voto  con la motivazione, sostenuta da Eugenio Casalino, che si tratta “di un tema di politica estera e quindi non di competenza del Consiglio”.