In Commissione speciale per i Rapporti tra Lombardia, Confederazione Elvetica e Province autonome presieduta da Francesca Brianza è intervenuto oggi il direttore provinciale dell’INPS di Varese Tullio Ferretti, delegato dal presidente nazionale Antonio Mastrapasqua, che ha confermato come il fondo di disoccupazione speciale dedicato ai lavoratori frontalieri è confluito nel fondo di disoccupazione ordinaria messo in atto dall’INPS.
“E’ una cosa scandalosa e particolarmente grave –ha detto la presidente Francesca Brianza (Lega Nord)-. Il Governo si deve attivare affinché i fondi a gestione separata destinati ai disoccupati frontalieri, confluiti ingiustificatamente in altri fondi, vengano invece utilizzati correttamente, come stabilito dalla legge 147 del 1997; ai lavori frontalieri che si trovano senza occupazione deve essere erogata nuovamente l’indennità speciale di disoccupazione”.
La legge del 1997 frutto degli accordi bilaterali italo-svizzeri, prevedeva un meccanismo di assistenza al disoccupato frontaliero, in base al quale le somme trattenute “in busta” venivano versate dalle casse svizzere a quelle dell’INPS che le contabilizzava con il metodo della gestione separata. Alla scadenza degli accordi bilaterali, e in particolare dall'ottobre 2012, i lavoratori frontalieri sono stati assoggettati al trattamento di disoccupazione ordinario e dal gennaio 2013 dal trattamento previsto dalla legge Fornero.
“L’INPS detiene però ancora – continua la Presidente Brianza – tutti i fondi sino a quel momento percepiti dalla Svizzera, che allo stato attuale ammontano ad una somma di 270 milioni di euro. Ci troviamo davanti a una ingiustizia profonda perpetrata dall’INPS a danno dei lavoratori lombardi: l’ente ha fatto confluire il fondo a gestione separata, costituito dai fondi versati dai frontalieri, all’interno delle casse della disoccupazione ordinaria italiana in maniera del tutto arbitraria”.
Il direttore Ferretti ha precisato che l’INPS è solo un ente strumentale e ha pertanto adottato queste decisioni nel rispetto delle normative e delle disposizioni varate dai Ministeri del Tesoro e del Lavoro, che hanno chiesto espressamente di utilizzare il fondo dei frontalieri per l’erogazione dell’Ads (Assegno di disoccupazione straordinario) e dell’Aspi (Associazione sociale per l’impiego). “In ogni caso –ha assicuratoFerretti– ci adopereremo quanto prima per portare sul tavolo dei Ministeri e all’attenzione del Governo le istanze poste da Regione Lombardia”.
“E’ quanto mai opportuna e urgente –hanno sottolineato Luca Gaffuri e Alessandro Alfieri del Partito Democratico – una modifica legislativa in sede nazionale per adeguare le erogazioni destinate ai frontalieri, ai versamenti fatti negli anni passati”.
In conclusione Paola Macchi (M5Stelle) ha chiesto di fare un monitoraggio tra quanto viene effettivamente rimborsato all’Italia dalla Svizzera e quanto costa alle casse italiane la disoccupazione dei frontalieri.