Milano, 20 settembre 2016 – Una riorganizzazione delle norme sul prelievo legnoso con il duplice obiettivo di migliorare la produzione di boschi e foreste rispettando la natura. E’ il contenuto del protocollo d’intesa sottoscritto tra Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Veneto, Umbria, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano e numerose organizzazioni di settore. L’accordo è stato ratificato oggi all'unanimità dal Consiglio regionale e riguarda in particolare, come ha spiegato il relatore Alberto Cavalli (FI), Presidente della Commissione Agricoltura, iniziative di semplificazione normativa, un incremento del prelievo legnoso annuo purchè economicamente sostenibile, l'avvio della gestione delle foreste abbandonate, la definizione di standard ottimali riferiti alla viabilità camionabile nei boschi produttivi, l'ingresso di imprese private nella gestione della filiera foresta-legno, incentivi all'aggregazione di proprietà forestali.
Dati – Il patrimonio forestale delle Regioni che hanno stipulato l'accordo copre circa il 29% della loro superficie totale, che significa circa 3 milioni di ettari su cui si stima un capitale legnoso attorno ai 500 milioni di metri cubi che si accresce ogni anno di circa 10,5 milioni di metri cubi. Attualmente il prelievo medio annuo di legno è pari a 1,8 milioni di metri cubi e rappresenta il 18% del prelievo sostenibile sotto il profilo ambientale. La Lombardia dispone di 578.126 ettari di aree forestali (il 24% della superficie territoriale dell'intera regione), una massa legnosa in bosco di 105,4 milioni di metri cubi con un accrescimento annuale di quasi 3 milioni di metri cubi ed un prelievo che nel 2014 ha raggiunto i 590.000 metri cubi.
Gestione pesca e tutela patrimonio ittico nel fiume Po – Via libera all'unanimità dal Consiglio regionale anche al protocollo d'intesa tra Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e l'Autorità di Bacino per la gestione unitaria e sostenibile della pesca e per la tutela del patrimonio ittico nel fiume Po. Le quattro regioni, ha sottolineato il Presidente della Commissione Agricoltura Alberto Cavalli (FI), illustrando il documento, hanno concordato la costituzione di una “cabina di regia” per la stesura di un piano che preveda l'armonizzazione delle varie normative regionali in materia di pesca lungo il Po, il contrasto al bracconaggio, la promozione di un turismo legato alla pesca, il controllo e il contenimento delle specie invasive e il ripopolamento di quelle autoctone, strategie sostenibili di pesca, interventi sulle politiche comunitarie sulla pesca in acque interne e migliorare lo stato di conservazione del corridoio fluviale del Po e dei siti inseriti nella “Rete Natura 2000”, una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione europea che rappresenta il principale strumento della politica comunitaria per la conservazione della biodiversità. E’ stato approvato all’unanimità un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle (prima firmataria Silvana Carcano) che invita il Presidente della Giunta regionale a prevedere nel programma di azioni coordinate una stretta collaborazione tra organi di vigilanza provinciali e regionali e Forze dell'Ordine per intensificare i controlli contro il bracconaggio lungo il fiume Po, chiedendo al Governo anche risorse economiche per incrementare il numero di agenti dei tre organismi.
Giulio Rezzola
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