Ambiente, dopo Expo, scuole, case Aler, regolamenti e territorio. Questi alcuni dei temi al centro della prima parte della seduta odierna del Consiglio regionale lombardo. I lavori dell’Aula, presieduta da Raffaele Cattaneo, si sono aperti con una serie di interrogazioni a risposta urgente nel question time.
Questi gli argomenti affrontati e le risposte della Giunta
POST EXPO, APPROFONDIMENTI SULL’IPOTESI STADIO
L’interrogazione del consigliere regionale Fabio Pizzul (PD) chiedeva chiarimenti in merito al ruolo che Regione Lombardia intende svolgere nella definizione del progetto sulle aree Expo dopo il 2015. “A fine novembre – ha detto Pizzul – è stato presentato il Masterplan con i relativi progetti. Ora si è aggiunta anche la proposta del Milan calcio di realizzare un nuovo stadio. Vorremmo capire a questo punto come la Regione intenda inserirsi nella definizione di un possibile progetto, tenuto conto anche della necessaria sostenibilità economica, dei criteri stabiliti da Arexpo (società partecipata proprietaria delle aree) e del ruolo dei Comuni di Milano e Rho”.
“Le linee guida per il masterplan del post Expo – ha detto il Sottosegretario regionale Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, rispondendo all’interrogazione – si orientano verso una piena valorizzazione dell’eredità fisica di Expo attraverso anche il ruolo virtuoso degli investimenti pubblici. Per quanto riguarda la possibilità di un nuovo stadio, proposto dal Milan, c’è stato un accordo unanime dell’assemblea dei Soci di Arexpo di proseguire gli approfondimenti analitici nel quadro delle compatibilità delle linee guida del Masterplan”.
Sala ha poi ricordato che i prossimi passi sono attesi per febbraio 2014 con l’approvazione definitiva del documento che raccoglie le proposte e a marzo con le procedure di selezione del soggetto attuatore del progetto.
COMPLESSO DI VIA TURATI A BOLLATE, ENTRO GIUGNO 2014 LA SVOLTA
Individuare entro giugno 2014 una soluzione alternativa, che non pregiudichi i contenuti del contratto di quartiere, e avviare in tempi ragionevoli i lavori di riqualificazione del complesso di via Turati a Bollate. Questo l’impegno annunciato oggi dall’assessore alla Casa, Paola Bulbarelli, in risposta all’interrogazione di Fabio Altitonante (FI-PdL).La vicenda risale al 2005 e prevede un cofinanziamento di Regione Lombardia di oltre 9milioni di euro e riguarda 600 famiglie residenti nell’area, per una superficie complessiva di 100mila mq.
“Sono molto soddisfatto dell’impegno assunto oggi dall’assessore – ha dichiarato il consigliere Altitonante – e spero che entro tale data si arrivi all’avvio dei lavori. Oggi si volta pagina: da parte mia mi impegno a seguire con attenzione il nuovo percorso”.
ALER DI VIA ADIGE E VIA MANTOVA A MILANO, STOP A DISDETTE CONTRATTI
“Assicuriamo il massimo impegno di Regione Lombardia per arrivare a definire un
percorso risolutivo per gli inquilini dei condomini di via Adige e via Mantova a Milano a
partire dalla sospensione per un anno delle disdette dei contratti di locazione”. Lo ha
affermato l’Assessore alla Casa Paola Bulbarelli, rispondendo a un’interrogazione del PD
(primo firmatario Onorio Rosati) che chiedeva quali provvedimenti intendesse prendere la
Giunta per tranquillizzare gli inquilini di queste case, in prevalenza anziani.
La questione nasce intorno alla volontà di Asl Milano, proprietaria degli alloggi di via Adige
e via Mantova, di non rinnovare i contratti di locazione per avviare la vendita dei relativi
immobili. Nel 2011 la precedente Giunta Regione aveva proposto come soluzione una
convenzione tra Aler e Asl per gestire questi alloggi. Ad oggi nessun accordo è stato
ancora stipulato.
ESONDANZIONI SEVESO, STRATEGICHE LE VASCHE DI SENAGO
Per evitare le esondazioni del fiume Seveso nel Comune di Milano in zona Niguarda c’è
un progetto che prevede la realizzazione di quattro vasche di laminazione di cui una
collocata nel Comune di Senago all’interno del Parco delle Groane.
Nel corso di un’interrogazione a risposta immediata, il consigliere Jari Colla (Lega Nord,
primo firmatario), ha riferito che analizzando lo studio AIPo (Agenzia Interregionale per il
fiume Po) sull’assetto idrogeologico del territorio Nord Milano si riscontra che anche con la
realizzazione della vasca di laminazione di Senago si sarebbero potute evitare solamente
tre delle dieci esondazioni che hanno interessato il capoluogo lombardo.
Il motivo è da ricercarsi sia nel posizionamento della vasca (troppo lontana dal fiume e
quindi incapace di assorbire i picchi d’onda), sia a causa dell’incremento di portata del
fiume tra Palazzolo e Milano (quindi dopo il territorio comunale di Senago).
L’interrogazione sottolinea quindi la necessità di collocare una vasca di laminazione nel
Comune di Milano, in zona Niguarda e di completare prima dell’avvio di “Expo 2015” il
Canale Scolmatore del Nord Ovest nel tratto di Senago per consentire un deflusso
migliore delle acque e chiede infine se “è veritiero il fatto che Metropolitana Milanese ha
fatto una propria valutazione sulla realizzazione di una vasca nel Comune di Milano”.
L’assessore Viviana Beccalossi, nella sua risposta, ha sottolineato che lo studio AIPo ha
evidenziato come la realizzazione della vasca di laminazione a Senago avrebbe
consentito di evitare completamente tre esondazioni e scongiurato l’esondazione a Milano
in due altre circostanze. Per gli altri eventi “la vasca non sarebbe stata sufficiente
all’eliminazione totale dell’esondazione a Milano ma ne avrebbe ridotto i volumi d’acqua”.
La realizzazione di un secondo invaso aggiuntivo a quello di Senago – ha aggiunto
l’assessore riferendosi allo studio AIPo – avrebbe consentito l’eliminazione totale di nove
esondazioni e ridotto notevolmente la decima.
La distanza della vasca dal torrente Seveso, ha aggiunto, “non ne riduce in alcun modo
l’efficacia poiché il Canale Scolmatore del Nord Ovest è adeguato a contenere le portate
necessarie ad un ottimale funzionamento idraulico”. Lo studio di Metropolitana Milanese,
invece, ha individuato un’unica possibile area di laminazione in zona Niguarda ma questa
sarebbe in grado di contenere solo le portate d’acqua generate dai bacini urbani e non è
quindi sostituibile alla vasca di laminazione di Senago. “Stiamo valutando – ha aggiunto
l’assessore – tutte le proposte migliorative per l’adeguamento del Canale Scolmatore di
Nord Ovest e al momento siamo in fase di analisi che verrà approfondita in appositi
incontri tecnici con il Comune di Senago”.
L’assessore Beccalossi ha concluso il proprio intervento sostenendo che “personalmente non mi fa piacere dover portare avanti un’opera tanto contrastata sul territorio. Non lo farei se dopo aver letto gli studi, le analisi e il resto della copiosa documentazione non mi fossi convinta dell’utilità e della necessità di questo intervento”.
ALLEVAMENTO INTENSIVO AVICOLO A BUSTO GAROLFO (MI)
In Aula è approdato anche il progetto relativo all’insediamento di un allevamento di galline ovaiole su larga scala (circa 328.000 volatili) nell’area del Parco del Roccolo, zona di pregio naturale che interessa i comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Nerviano e Parabiago.
Ha sollevato il problema in Consiglio il Gruppo Pd, con una interrogazione illustrata da Laura Barzaghi, nella quale si fa notare che il centro zootecnico occuperebbe un’area agricola di circa 10.000 mq e che le criticità ambientali sarebbero significative (reflui , impatto paesaggistico, utilizzo della risorsa idriche , inquinamento luminoso e infrastrutture necessarie all’esercizio). L’Assessore all’Ambiente, Claudia Terzi, ha informato il Consiglio che gli strumenti urbanistici vigenti al momento dell’istanza per la costruzione del centro, depositata nel 2010 dall’Azienda Agricola Abruzzese, non impedivano la sua creazione e ha ripercorso i passaggi necessari a riconsiderare la richiesta di installazione dell’allevamento dal punto di vista della normativa attuale, che prevede la procedura di VIA. “Percorso non veloce e non immediato” ha commentato il consigliere Barzaghi , chiedendo che il Consiglio venga informato sull’intero iter del progetto.
CONTRATTI DI QUARTIERE
I contratti di quartiere sono stati al centro di un’interrogazione del Patto Civico per Ambrosoli, illustrata da Lucia Castellano. Il consigliere ha ricordato che i progetti di riqualificazione dei quartieri di Edilizia residenziale pubblica di Bollate, Cinisello Balsamo, Cernusco sul Naviglio, Rho, Rozzano, Pioltello, Sesto San Giovanni, Milano non stanno proseguendo con il passo dovuto. Infatti “Mentre il Ministero delle infrastrutture e la Regione Lombardia hanno correttamente contribuito per la loro parte e finanziato l’Aler di Milano l’Azienda invece– per via del debito accumulato – non sta attuando gli interventi né pagando in tempo le imprese, col risultato che alcune opere sono bloccate da anni.” Secondo il Gruppo Patto Civico, sarebbe necessario sbloccare i fondi già impegnati per far procedere le opere. Gli accordi di cui di cui si parla risalgono a una decina di anni fa, ha spiegato l’Assessore alla Casa Paola Bulbarelli e attualmente non è prevista la loro revoca. “Regione Lombardia sta presidiando la situazione per garantire la realizzazione dei progetti”. Castellano ha riconosciuto la complessità del quadro ed ha annunciato l’intenzione di approfondire la situazione di ciascun quartiere.
Tre, invece, le interpellanze relative alla situazione occupazionale della Micron di Agrate (MB), agli incarichi ricoperti dall’assessore Massimo Garavaglia e all’incarico esterno alla società Deloitte&Touche spa.
SITUAZIONE OCCUPAZIONALE MICRON DI AGRATE (MB)
Il Presidente del gruppo consigliare di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, ha presentato una interrogazione urgente sulla situazione occupazionale della Micron di Agrate Brianza (MB). Gli Assessorati alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione e all'Istruzione, Formazione e Lavoro – ha spiegato nella sula relazione l’assessore alle Attività produttive, Mario Melazzini – sono disponibili ad attivare un tavolo di confronto con i vertici aziendali
della Micron per "verificare la possibilità di utilizzare gli strumenti previsti dal Pdl 'Libertà di impresa e competitività' (attualmente in discussione in Consiglio regionale) e, in particolare, 'l'Accordo per la competitività', ponendo particolare attenzione alla prospettiva complessiva del Gruppo e alle sue scelte strategiche nazionali e multinazionali. L'obiettivo è salvaguardare la presenza in Lombardia dell'azienda, innanzitutto in riferimento al sito di Agrate".
Il tavolo lombardo, ha chiarito l'assessore, lavorerà "anche alla luce delle risultanze del tavolo Mise, che sarà convocato, da quanto dicono gli Uffici ministeriali, entro dicembre".
"Il trasferimento dei lavoratori in una situazione di non perfetta conoscenza del piano di
riorganizzazione aziendale – ha aggiunto Melazzini – preoccupa le sigle sindacali, che paventano un percorso di cessioni e scorpori futuri. Le stesse sigle sindacali, insieme alle
Istituzioni locali, hanno richiesto e sollecitato l'intervento del Ministero dello Sviluppo economico. A seguito delle preoccupazioni sui possibili tagli di personale e contro la
decisione del Governo di vendere la quota detenuta, le sigle sindacali hanno proclamato per il prossimo 9 dicembre uno sciopero di 4 ore".
INCARICHI ASSESSORE MASSIMO GARAVAGLIA
L’Assessore all’Economia, Crescita e Occupazione, ribadendo la legittimità degli incarichi ricoperti in Finlombarda, Lombardia Informatica e Isap Milano (al centro della interpellanza del Movimento Cinque Stelle, primo firmatario Eugenio Casalino), ha spiegato di non far più parte del Consiglio di sorveglianza di Finlombarda. La mozione di Casalino, in particolare, interrogava la Giunta sulla legittimità, alla luce della normativa vigente, degli incarichi ricoperti dall’Assessore in Finlombarda e Lombardia Informatica e nel Consiglio di amministrazione di Isap. Massimo Garavaglia, prima di chiudere la sua replica, ha poi aggiunto di essere stato nominato rappresentante regionale in Cassa Depositi e Prestiti che ha appena elargito un miliardo di euro per la Tem. “Dove trova l’Assessore il tempo per tutti questi incarichi?” ha commentato il primo firmatario “sarebbe interessante sapere quando è perché Garaaglia ha lasciato l’incarico a Finlombarda”.
INCARICO ESTERNO A SOCIETA’ REVISIONE
In risposta ad una interpellanza del Movimento 5 Stelle (primo firmatario Eugenio Casalino) che chiedeva i motivi per cui la verifica dei rendiconti regionali relativi agli esercizi 2010, 2011 e 2012 era stata assegnata alla Società Deloitte & Touche, l’assessore all’Economia Massimo Garavaglia ha spiegato che il ricorso ad una società esterna è dovuto alla mancanza di Revisori dei Conti, in fase di nomina da parte di Regione Lombardia.