Il Consiglio regionale si è aperto questa mattina con un minuto di silenzio per ricordare Claudio Bonfanti, scomparso lo scorso mese di agosto all’età di 73 anni. Ex dirigente del sindacato Cgil, Claudio Bonfanti era stato eletto in Consiglio Regionale con il Partito socialista per due legislature, dal 1985 al 1992, anno in cui ricoprì anche la carica di Presidente del Consiglio. Il 1992 fu un l’anno segnato dalle inchieste della magistratura che travolsero un’intera classe dirigente portando Bonfanti anche in carcere. Dopo diversi anni fu scagionato da ogni accusa. Il suo lavoro è stato caratterizzato da un lungo impegno sindacale, ambientale e politico in Regione Lombardia e sul territorio bergamasco.
“Chi lo ha conosciuto bene può testimoniare che la passione politica si affiancava sempre ad una riflessione profonda, unita ad un’attenzione costante alle persone e ai loro bisogni. Bergamasco doc, era profondamente legato alla città di Bergamo e alla sua terra, nonché grande tifoso dell’Atalanta, elemento di identità non secondario per la Città dei Mille”. Così lo ha ricordato in Aula il Presidente del Consiglio regionale alla presenza dei familiari, i tre figli Leonardo, Giordano, Ilaria con il marito, la sorella Luisa e il fratello Maurizio.
Durante la commemorazione in Aula la Presidente del Gruppo Lombardi Civici Europeisti ha voluto ricordare a sua volta Claudio Bonfanti con un messaggio tratto dalla lettera della Presidente Onoraria dell'Internazionale Socialista Donne, Pia Locatelli, letta nel giorno dei suoi funerali.
Claudio Bonfanti ha rilasciato un’intervista, lo scorso luglio 2020, in occasione della celebrazione dei cinquant’anni della Regione Lombardia, visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=rpqM3P6Tbeo