Festa dei Nonni: gli auguri del Presidente Alessandro Fermi

La Festa dei Nonni ha un’origine contemporanea e il primo impulso alla sua istituzione lo si deve alla nostra regione.
Nel 2004 fu infatti la Lombardia a lanciare la data del 2 ottobre, in concomitanza con la liturgia ecclesiastica della Festa degli Angeli Custodi, come giorno di celebrazione dei nonni. Un anno dopo, il 31 luglio 2005, il Parlamento italiano istituì ufficialmente l’evento. 
Le persone con oltre 65 anni nel nostro Paese sono più di 13 milioni: in Lombardia sono oltre due milioni e mezzo, il 40% dei quali si occupa stabilmente dei nipoti. Un grande contributo di saggezza, sapienza e serenità, ma anche un aiuto reale alle famiglie, senza il quale molti nuclei familiari sarebbero in grave difficoltà. 

Io purtroppo non ho avuto la possibilità di conoscere i nonni materni, ma ho avuto la grande fortuna di crescere e trascorrere la mia infanzia con i nonni paterni.
Sono ricordi bellissimi e indelebili che ancora oggi ripercorro in modo limpido nella mia mente, quasi fosse ieri, primo di quattro nipoti e come tale inevitabilmente “privilegiato” nel ricevere affetti, coccole e attenzioni: a Tavernola, dove avevano casa i miei nonni, mi lega indissolubilmente un pezzo della mia esistenza, sicuramente uno dei più felici, fatto di grande complicità con nonni straordinari che accudivano quattro nipoti maschi scatenati, e che da veri teppisti ne combinavano di tutti i colori (oggi sì che comprendo quanta fatica costasse loro tenerci a bada tutti quanti insieme!).
I valori e gli insegnamenti principali che mi sono portato appresso e a cui oggi cerco ancora di ispirarmi mi sono stati trasmessi proprio da loro e ne sento forte il carico di responsabilità nel cercare di metterli in pratica, anche solo per il fatto di poterli sapere felici e orgogliosi.

Rispetto ad allora, il mondo e la società sono profondamente cambiati, e il ruolo educativo dei nonni è oggi ancora più importante e per certi versi insostituibile. Nelle famiglie di oggi sono loro spesso a trascorre la maggior parte della giornata con i bimbi, e questa loro funzione deve sempre più essere riconosciuta e tutelata anche dalle nostre istituzioni.
Un recente studio de “Il Sole 24 Ore” ha evidenziato come, se i nonni prendessero uno stipendio, porterebbero a casa mediamente 2.250 euro al mese, autentico pilastro del welfare italiano. Secondo la stessa indagine, il 37% delle nostre famiglie riceve proprio dai nonni un determinante contributo al reddito familiare. E questo nonostante il 63,1% di loro prenda meno di 750 euro al mese.
Il 35% guarda ai nonni come a un valido aiuto per i bambini fuori dall'orario scolastico, il 17% ne apprezza consigli ed esperienza. C’è poi un 4% che si avvantaggia del loro sostegno a livello domestico.

Ai figli e ai nipoti va però l’invito e la raccomandazione a non considerare i nonni solo una risorsa nel momento del bisogno, ma a ricordarsi di loro anche nella malattia e nel momento in cui dovessero manifestare necessità di cure e assistenza: non a caso, il fiore scelto come simbolo di questa festa è il “myosotis”, meglio conosciuto come “nontiscordardime”.
La solitudine e l’abbandono di un nonno è la peggiore sconfitta di una famiglia, è quanto di peggio possano fare un figlio e un nipote. Ed è soprattutto ai nonni soli e che vivono in una situazione di sofferenza e difficoltà che rivolgiamo in questi giorni il nostro pensiero e il nostro affetto particolare, abbracciandoli tutti idealmente!   

Lunga vita ai nostri nonni, a loro ancora un grande e straordinario grazie!

 

Alessandro Fermi
Presidente del Consiglio regionale della Lombardia