Gigi nel cuore

L’eccentrico calciatore, nato a Como il 24 febbraio del 1943, orfano di padre dalla tenera età di 2 anni, cominciò a giocare nel piccolo cortile sotto casa per poi passare al campo dell’oratorio di San Bartolomeo. Viste le difficoltà economiche familiari lavorò anche come disegnatore di cravatte di seta e si dilettò nella pittura. Cresciuto nelle formazioni giovanili del Como, dopo l’esordio in serie B e due anni di militanza in prima squadra, nel 1962 venne acquistato dal Genoa dove, grazie alle sue serpentine e ai suoi gol, si impose definitivamente nel panorama calcistico nazionale. Nel 1964, nonostante le vibranti proteste dei sostenitori del Genoa, venne ceduto al Torino di Nereo Rocco alla cifra record, per l’epoca, di 300 milioni di lire. Per il suo stile di gioco e di vita anticonformista fu soprannominato “La Farfalla” (tra i fatti che fecero scalpore ricordiamo la convivenza con una donna separata e il vezzo di andare a passeggio con una gallina al guinzaglio). Venne corteggiato anche dalla Juventus che per acquistarlo dal Torino offrì la bellezza di 500 milioni di lire subito e 50 milioni all’anno per 5 anni ma l’affare non andò in porto. I tifosi granata, infatti, sentite le prime voci di mercato andarono su tutte le furie e indussero il Presidente del Torino, Orfeo Pianelli, a rinunciare all’affare.

 

Famoso anche per aver interrotto l’imbattibilità casalinga dell’Inter di Helenio Herrera, dopo tre anni di risultati utili a S. Siro nel 1967 dopo uno dei suoi mitici slalom con un pallonetto che si insaccò all’incrocio dei pali della porta nerazzurra.

 

La prima convocazione in Nazionale risale al 1965 in una gara di qualificazione giocata contro la Polonia.

 

La sua tragica scomparsa a soli 24 anni, sopraggiunta la sera del 15 ottobre 1967 a seguito di in un rocambolesco incidente avvenuto a Torino, al termine dell’incontro con la Sampdoria vinto dai Granata per 4 a 2, nei pressi del civico 46 di Corso Re Umberto, indusse i giornalisti a perdonargli le stranezze che caratterizzarono la sua breve vita.

 

La settimana seguente la sua scomparsa si giocò il derby di Torino e in quell’occasione, nel silenzio delle tifoserie, un elicottero sorvolò la fascia destra del campo, dov’era solito giocare Meroni, e la inondò di fiori.

 

Gigi Meroni, calciatore amato da tutti i tifosi di calcio, al quale sono già stati dedicati vari Libri (tra cui La Farfalla granata di Nando dalla Chiesa) e ricordato in diverse canzoni, come “Chi si ricorda di Gigi Meroni?” degli Yo Yo Mundi e “Gigi Meroni” di Filippo Andreani, verrà ricordato anche dal Torneo di Calcio “Gigi nel cuore” che quest’anno giunge alla sua 14° edizione, organizzato dall’Associazione Libertas San Bartolomeo ASD di Como e in programma fino 2 ottobre 2021.

 

Il torneo di calcio, patrocinato dal Consiglio regionale della Lombardia e organizzato per le squadre giovanili, con bambini fino ai dodici anni di età, appartenenti alle principali società di calcio della provincia di Como, si svolgerà a Como presso il campo comunale e l’oratorio Beato Scalabrini.