Via libera ai nuovi criteri per i servizi educativi per la prima infanzia

Il documento approvato in Commissione “Sostenibilità sociale, Casa e Famiglia”: relatrice Gigliola Spelzini (Lega)

La Commissione “Sostenibilità sociale, Casa e Famiglia”, presieduta da Emanuele Monti (Lega), ha dato parere favorevole ai criteri di accreditamento per i servizi educativi per la prima infanzia (asili nido, micronidi, centri prima infanzia e nidi famiglia).
Destinati ai Comuni lombardi e fondati su processi di miglioramento della qualità e sulla progressiva attuazione dei principi e degli obiettivi previsti dal Sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini fino a 6 anni, sono frutto di diverse interlocuzioni tra la Regione e i soggetti interessati.

“I nuovi criteri – ha detto la relatrice Gigliola Spelzini (Lega) – vanno a sostituire quelli del 2005 e hanno il pregio di rispondere alla specificità dei territori: inoltre risultano più completi e attinenti al percorso di crescita dei bambini che deve essere il più armonico possibile”. La Spelzini ha poi aggiunto, replicando a un’osservazione proveniente dai Consiglieri del Partito Democratico, che il documento non riguarda la predisposizione di piani formativi ma detta semplicemente le linee generali.

 

Che cosa prevedono i nuovi criteri

Per tutti i servizi educativi per la prima infanzia si richiede di prevedere strumenti per la valutazione della qualità.
In particolare per nidi, micronidi, centri di prima infanzia sono da considerarsi obbligatori: un sistema di rilevazione della soddisfazione delle famiglie; un piano di miglioramento della qualità del servizio; la presenza di misure idonee a garantire la massima trasparenza e partecipazione delle famiglie; un “progetto continuità” per l’accompagnamento di minori e famiglie al passaggio alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria; la partecipazione del coordinatore alle attività e ai percorsi formativi e di aggiornamento promossi o sostenuti dal Coordinamento Pedagogico territoriale.

Per i nidi famiglia saranno obbligatori: un sistema di rilevazione della soddisfazione delle famiglie; un piano di miglioramento della qualità del servizio; la presenza di un “progetto continuità” per l’accompagnamento di minori e famiglie al passaggio alla scuola dell’infanzia; la partecipazione di un responsabile/coordinatore (scelto anche tra le famiglie) alle iniziative di formazione e di aggiornamento specifiche per almeno 10 ore annue.

In entrambi i casi, ulteriori requisiti di accreditamento potranno essere individuati dai Comuni associati nell’ambito territoriale.