NMS, audizioni in Commissione Sanità: attivare sinergie tra centro ricerca e sanità

Il futuro del Nerviano Medical Science è stato al centro stamani di un’audizione della Commissione Sanità presieduta da Fabio Rizzi (Lega Nord) cui hanno preso parte il Presidente di NMS Alberto Sciumè, l’amministratore delegato Luciano Baielli e una delegazione della Rsu guidata da Marco Tatò.

Nel corso dell’audizione si è fatto il punto sulla situazione del centro, in particolare modo sulla situazione finanziaria, che vede un debito di 200 milioni verso gli istituti di credito, e le prospettive di ricerca per il futuro del centro dove lavorano circa 500 persone che operano nel campo oncologico. Sciumè ha rassicurato sul debito, affermando che con le banche la trattativa è difficile ma che si è comunque trovato un accordo che prevede un piano di rientro decennale e sostenuto che NMS ha una grossa potenzialità: “Il centro – ha evidenziato – ha tutte le potenzialità portare avanti la ricerca pubblica con produzione di molecole il cui brevetto farebbe arrivare nelle casse regionali importanti risorse e offrirebbe una ricerca più indipendente rispetto alle grandi multinazionali del farmaco”.

Nell’audizione si è anche parlato di personale: al riguardo il direttore del centro di Nerviano ha detto che il piano industriale triennale non prevede riduzioni o tagli di personale.
Sulla questione sono intervenuti in audizione il Presidente Fabio Rizzi e i commissari Stefano Carugo per il PdL, Carlo Borghetti, Sara Valmaggi e Mario Barboni per il Pd, Maria Teresa Baldini della lista Maroni Presidente e Iolanda Nanni del Movimento 5 Stelle. In quasi tutti gli interventi è stata sottolineata la necessità per Regione Lombardia di potenziare la ricerca e di attivare forti sinergie tra l’attività di NMS e il sistema sanitario regionale.
Dal 2004 ad oggi NMS ha messo a punto oltre 900 brevetti.