Consiglio: le mozioni approvate nella seduta del 4 luglio

Dopo la mattinata dedicata al Premio “Buona Politica” e allo svolgimento del question time, i lavori pomeridiani del Consiglio regionale sono proseguiti con la trattazione delle mozioni all’ordine del giorno.

 

Riconoscimento patologia MCS
Attenzione specifica sulla Sensibilità Chimica Multipla (MCS), patologia invalidante scatenata dall’esposizione a sostanze tossiche presenti nell’ambiente che compromette gravemente il sistema immunitario e che costringe chi ne viene colpito a vivere in uno stato di isolamento. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la Giunta regionale e l’Assessorato al Welfare ad avviare “un tavolo di lavoro tecnico e scientifico di approfondimento in merito a questa particolare condizione di disagio invalidante al fine di individuare e condividere un corretto inquadramento e una percorribile gestione del tema, in coerenza con il quadro normativo vigente sulla tutela della salute”.
La formulazione approvata è stata proposta a parziale modifica della versione originale dall’Assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha sottolineato come l’Organizzazione Mondiale della Sanità non riconosca ancora questa sindrome come malattia. Gallera ha ricordato il dibattito tuttora in corso all’interno della comunità scientifica sull’opportunità del riconoscimento. Nonostante in Italia siano stati già diagnosticati almeno 5mila casi di soggetti affetti da MCS, non si dispone infatti di dati epidemiologici proprio perché la malattia non è stata ancora ufficialmente riconosciuta; in Lombardia, come ha spiegato il primo firmatario Gianantonio Girelli (PD), si registra intanto un continuo incremento di persone malate di MCS e aumentano i casi soprattutto in età pediatrica.
Ai lavori del tavolo parteciperanno i rappresentanti di diverse comunità scientifiche in modo che il tema venga affrontato e sviluppato in un’ottica multidisciplinare con l’obiettivo di garantire la più ampia e approfondita valutazione.
Il documento è stato sottoscritto anche da Fabio Rolfi (Lega Nord), Paola Macchi (M5Stelle) e Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), che ha evidenziato come in Emilia Romagna sia già stato realizzato un percorso assistenziale per i pazienti affetti da questa sindrome presso l'Ospedale di Ferrara. A favore della mozione sono intervenuti in Aula anche Maria Teresa Baldini (Gruppo Misto Fuxia People), Fabio Fanetti (Lista Maroni), Silvana Santisi Saita (Lega Nord), Angelo Capelli (Lombardia Popolare) e Mario Mantovani (Forza Italia).

Azioni per lo sviluppo dei territori montani
Una mozione presentata da Lara Magoni (Lista Maroni) e approvata all’unanimità impegna la Giunta a promuovere, nell’ambito di un programma quadro denominato “Montagna 2.0”,  un progetto che comporti la condivisione territoriale di interventi ambientali e di sviluppo dei territori che hanno grandi derivazione ad uso idroelettrico in prosecuzione temporanea. Il documento a tal fine chiede passi formali attraverso la Conferenza Stato Regioni per chiedere una modifica al decreto legislativo del 2012 che ha stravolto i criteri di rinnovo delle concessioni di grande derivazione “a danno dell’interesse pubblico”. Come spiegato dal Sottosegretario alla Montagna Ugo Parolo, sono scadute le concessioni di metà degli impianti lombardi e allo stato attuale non possono essere rinnovate sino al 31 dicembre di quest’anno.
Parolo ha ricordato come la Lombardia produce il 25% dell’energia elettrica nazionale, pari a circa 4 milioni di kilowatt per un indotto complessivo che fino a un paio di anni fa superava il miliardo di euro. Durante la discussione hanno preso la parola i Consiglieri Corrado Tomasi (PD), Donatella Martinazzoli (Lega Nord), Dario Violi (M5Stelle), Fabio Fanetti (Lista Maroni) e Roberto Bruni (Patto Civico).
Il Consiglio, sempre all’unanimità, ha approvato anche un emendamento presentato dalla relatrice Lara Magoni su sollecitazione di Dario Violi (M5Stelle), con il quale si impegna la Giunta regionale a promuovere un percorso in condivisione con i territori affinchè i canoni che la Regione introita dagli impianti idroelettrici possano rimanere sui territori dove sono presenti i medesimi impianti.

Calamità naturale per alcuni territori delle Province di Brescia e Cremona
La Regione chieda al Governo nazionale la dichiarazione di stato di calamità naturale, per i danni cagionati dai temporali e dalle trombe d’aria del 6 giugno scorso nei territori di Leno e Montichiari (in provincia di Brescia), e di Campagnola, Quintano, Casaletto Vaprio, Pandino e Torlino Vimercati (in provincia di Cremona).
Questa è la richiesta avanzata e contenuta nelle mozioni del Partito Democratico (illustrata da Gian Antonio Girelli) e del M5Stelle (relatore Stefano Buffagni) che sono state approvate all’unanimità questo pomeriggio. Ingenti danni si segnalano in  particolare a stalle e fabbricati di aziende agricole e zootecniche, nonché a vaste estensioni di colture di mais e orzo.
Nel documento finale si impegna la Giunta regionale a verificare la possibilità di intervento del Governo, dopo un opportuno approfondimento nelle rispettive Commissioni Ambiente e Agricoltura.

 

Disagi linea ferroviaria Milano-Cremona-Mantova
Garantire adeguate condizioni di viaggio ai 10mila passeggeri giornalieri, tra cui molti pendolari, della linea ferroviaria Milano–Cremona–Mantova, che lamentano guasti del condizionamento dell’aria, la mancata pulizia dei vagoni, guasti alle porte e la soppressione di molte corse. E’ quanto richiede alla Giunta regionale la mozione del gruppo Movimento 5 Stelle, primo firmatario Andrea Fiasconaro, approvata all’unanimità in Consiglio regionale. L’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte ha sottolineato come ci sia un problema riguardante Rete Ferroviaria dello Stato: Regione Lombardia negli ultimi 10 anni ha investito 1 miliardo e 300 milioni di materiale rotabile, mentre lo Stato solo 170 milioni. Molte soppressioni – ha detto – sono dovute al caldo, combinato alla vetustà del materiale rotabile e al conseguente blocco repentino di numerosi mezzi datati.

 

Test genetico BRCA per prevenzione tumore al seno e all’ovaio
Estendere a tutte le pazienti lombarde con carcinoma ovario la possibilità di effettuare test genetici BRCA, in grado di rilevare mutazioni genetiche e fattori di rischio nello sviluppo di un tumore mammario e ovarico. E’ questo l’invito rivolto alla Giunta e accolto dall’Assessore al Welfare Giulio Gallera, contenuto in una mozione (primo firmatario Massimiliano Romeo, Lega Nord) approvata all’unanimità nel tardo pomeriggio dall’Assemblea lombarda. Il documento, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, scaturisce da un gruppo di lavoro dedicato alla tutela dei diritti dei pazienti oncoematologici.
Sulla base di studi condotti dalla ASST Fatebenefratelli Sacco e dalla Fondazione IRCCS dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, si stima per la Lombardia la necessità di attivare una specifica consulenza genetica nel 10-15% dei casi di tumore ovarico, pari a circa 1.000-1.500 donne all’anno. Nel 2015, sono state 2.320 le pazienti che si sono sottoposte a tali test.

 

Carenza personale Procure Varese e Busto Arsizio
Attivarsi con il Ministero della Giustizia per risolvere la carenza di personale amministrativo che interessa la Procura della Repubblica di Varese e quella di Busto Arsizio e che sta creando numerosi problemi nella gestione e nell’amministrazione della giustizia sui territori interessati.
Lo chiede al Presidente Roberto Maroni una mozione approvata a larga maggioranza in Consiglio regionale e presentata  da Luca Marsico (FI), che ha evidenziato come “l’emergenza denunciata in questi giorni è solo l’ultima di una serie di carenze registrate in questi ultimi anni rispetto alla scarsa dotazione del personale amministrativo in servizio”. In particolare la Procura della Repubblica di Varese vede attualmente impiegati solo 15 dipendenti a fronte di una pianta organica che ne prevede invece 34.
Su proposta della Consigliera Daniela Mainini (Patto Civico), è stato approvato anche un emendamento che chiede analoga attivazione e sensibilizzazione anche per tutte le altre Procure lombarde che presentano problemi di carenza di personale.
L’Assessore all’Economia Massimo Garavaglia ha ricordato come proprio nella giornata di oggi il Sottosegretario Gustavo Cioppa abbia tenuto un apposito incontro presso il Ministero perché tali problemi potessero trovare soluzione attraverso la stesura e la definizione di protocolli specifici sull’esempio di quello già sottoscritto per la Procura di Brescia.

 

Eliminazione barriere architettoniche
Dare avvio a una azione politica concreta per l’eliminazione delle barriere architettoniche: lo chiede una mozione, primo firmatario Dario Violi (M5S), approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea lombarda. 
Tra gli obiettivi del documento, quello di avviare il censimento degli immobili e degli edifici pubblici non ancora in regola e quello di verificare quanti sono i Comuni lombardi che hanno approvato i Piani per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.).

 

Aumento IVA cooperative sociali
Il Consiglio regionale, su proposta dell’Assessore al Welfare Giulio Gallera, ha infine deciso invece di rinviare per approfondimenti alle Commissioni Bilancio e Sanità la mozione riguardante l’aumento dell’Iva per le prestazione contrattualizzate delle cooperative sociali.
Il documento, che ha come primo firmatario il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo (Lombardia Popolare), e che vede la firma anche di esponenti di  Lega Nord, Forza Italia, PD, Patto Civico e Fratelli d’Italia, chiedeva interventi di sostegno al mondo delle cooperative sociali per le quali la Legge di Stabilità dello scorso anno ha modificato l’aliquota Iva per le cooperative sociali che gestiscono servizi nel settore socio sanitario dal 4 al 5%. L’aumento rischia di creare una contrazione di 10 milioni annui nei bilanci delle cooperative e di riflesso potrebbe mettere a repentaglio 10 mila posti di lavoro e l’erogazione di alcuni servizi (in Lombardia sono un milione le persone assistite dalla cooperazione sociale).
Il Consiglio ha stabilito di svolgere e concludere gli opportuni approfondimenti delle Commissioni prima del 28 luglio, in modo che gli eventuali interventi che si richiederanno necessari possano essere recepiti nella sessione di Assestamento al Bilancio.