Commissione Bilancio approva Piano Regionale di Sviluppo, il 10 luglio voto finale in Aula

Autonomia; innovazione, semplificazione e trasformazione digitale; sostenibilità; sicurezza; attenzione alle fragilità soprattutto in ambito sociale e socio-sanitario. Sono queste le cinque priorità del Piano Regionale di Sviluppo approvato questa mattina in Commissione Bilancio. Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza, astenuti i Lombardi Civici Europeisti, contrari Partito Democratico, M5Stelle e +Europa.
Con l’attuazione del Programma Regionale di Sviluppo la Lombardia si confermerà una Regione proiettata al futuro, motore per l’intero Paese –ha evidenziato la Presidente della Commissione e relatrice del provvedimento Silvia Sardone (Forza Italia)-. Questo documento conferma negli indirizzi programmatici la Lombardia come realtà legata alla vocazione dei propri territori, forte della sua identità, capace di coniugare solidarietà e competizione. Una Lombardia quindi più autonoma, competitiva, attrattiva, sicura e veloce, capace di collaborare costruttivamente con tutte le forze attive sul territorio lombardo e di ascoltare e accogliere i diversi contributi che vengono proposti”.
All'interno del documento sono presenti alcune novità: la candidatura di Milano e della Lombardia ai Giochi invernali 2026, una forte integrazione tra politiche sociali e abitative, nuovi incentivi a integrare le politiche culturali e turistiche. Sul fronte sicurezza in particolare è previsto un maggiore coordinamento con i Comuni per la realizzazione di iniziative di contrasto all'immigrazione clandestina in raccordo con le Prefetture e le Forze dell'Ordine, anche nell'ottica di favorire il rimpatrio degli irregolari, e misure per l'integrazione degli immigrati regolari.
In sede di votazione finale –sottolinea Silvia Sardoneabbiamo accolto numerose osservazioni e raccomandazioni provenienti dalle Commissioni e dai singoli gruppi consiliari, molte anche da quelli di minoranza, con l’obiettivo di rendere il documento programmatico di questa nuova legislatura il più possibile partecipato e condiviso. Una ricerca del dialogo e della condivisione che dovrà caratterizzare ora anche la fase di attuazione concreta degli indirizzi declinati nel Piano Regionale di Sviluppo”.
Il provvedimento andrà in Aula per il voto definitivo nella seduta del 10 luglio.

In particolare tra gli obiettivi del Piano viene indicata la necessità di poter disporre di maggiore autonomia nel coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario per portare vantaggi al mondo delle imprese, utilizzando la flessibilità fiscale dell'IRAP e chiedendo al Parlamento l'istituzione di zone economiche speciali (Zes), per favorire lo sviluppo di nuovi investimenti su territorio lombardo e per permettere maggiori investimenti agli Enti locali.
La Regione intende presidiare tutti i tavoli negoziali aperti e che si apriranno nei prossimi mesi per sostenere il territorio e i comparti produttivi lombardi attraverso azioni di lobbying e di networking con le altre Regioni europee: in particolare verranno affrontati i nodi del settore agroalimentare, il comparto dei trasporti e l'ambiente. Ma grande sarà anche il lavoro sul nuovo settennato di programmazione 2021-2028 e sulla nuova PAC.
Altri obiettivi sono la realizzazione di un "Programma Strategico per la Semplificazione e la Trasformazione digitale lombarda", la misurazione degli oneri amministrativi finalizzata a una loro progressiva riduzione (acquisizione d'ufficio della documentazione e l'autocertificazione), l’implementazione dello Sportello unico per l'accesso ai servizi della pubblica amministrazione per cittadini e imprese, la semplificazione dei bandi regionali e delle relative procedure di verifica e di monitoraggio, la digitalizzazione dei servizi e delle procedure comunali (pagamenti elettronici, identità digitale, conservazione digitale, e-procurement e sicurezza digitale).
Sul fronte della sostenibilità ambientale, priorità al miglioramento della qualità dell'aria, allo sviluppo della infrastruttura verde regionale, all’integrazione delle politiche urbanistico/territoriali con quelle di qualità delle acque e al contenimento del consumo di suolo.
L’attuazione e l’assestamento del sistema socio-sanitario, in seguito alla riforma approvata nella scorsa legislatura, dovrà conciliarsi con nuove politiche per la famiglia, con l’implementazione di misure per la gratuità dei servizi di base per l'infanzia e con il potenziamento delle politiche per l'edilizia sociale.
Infine previsti nuovi investimenti nella cybersecurity per aumentare la sicurezza e l'innovazione nelle strutture scolastiche e in quelle dedicate alla prima infanzia, per la promozione della coesione sociale e della legalità nei quartieri per contrastare il disagio abitativo e l'abusivismo e per una maggiore sicurezza del servizio ferroviario.