Lago di Garda: sanificazione obbligatoria per le barche a motore

Lo prevede un progetto di legge all'esame delle Commissioni Territorio e Agricoltura, che si propone l’obiettivo della salvaguardia del patrimonio ittico

La sanificazione di carene e motori delle imbarcazioni. E’ la soluzione prevista da una proposta di legge, presentata nelle Commissioni Territorio e Agricoltura, che si propone l’obiettivo della salvaguardia del patrimonio ittico e della tutela della pesca nel lago di Garda.
Ha spiegato il relatore Floriano Massardi (Lega): “Il continuo calo della quantità di pescato e il peggioramento della qualità dello stesso sono fenomeni molto gravi che preoccupano i cittadini e chi ha un’attività di pesca, professionale o dilettantistica, o comunque legata alla pesca. La causa di tutto ciò è la contaminazione da specie aliena ed è ormai accertato che responsabili dell’immissione di organismi extralacuali sono le carene delle barche a motore. Ecco perché è necessario provvedere alla sanificazione, soluzione la cui efficacia è stata provata a livello scientifico”.

Gli studi più recenti registrano la presenza nel lago di Garda di 43 specie aliene tra pesci, bivalvi, alghe e macrofite provenienti da bacini nazionali o internazionali, alcune delle quali con una capacità di moltiplicazione molto rapida dei singoli individui. Scopo dell’intervento di sanificazione è quello di evitare che a queste specie se ne aggiungano altre.

Il testo del progetto di legge, che ora proseguirà il suo iter in una fase iniziale con le audizioni dei soggetti interessati, stabilisce che occorra sottoporre le imbarcazioni a idropulitura ottenendo così un particolare bollino blu che certifica la sanificazione. Navi, galleggianti e unità da diporto dovranno essere sottoposte alle procedure “mediante idonee soluzioni tecnologiche, senza l’utilizzo di detergenti o prodotti chimici”.

Viene inoltre previsto che il tariffario della sanificazione (con costi dell’ordine di poche decine di euro a seconda del tipo di barca) debba essere applicato in misura omogenea in tutto il bacino del lago. Altro punto importante della proposta, che non comporta oneri per il bilancio regionale, riguarda le sanzioni per chi non rispetta gli adempimenti. L’obbligo di sanificazione è esteso anche alle imbarcazioni provenienti da altri bacini.

Siccome infine il bacino del Garda è condiviso con i territori di Veneto e Provincia Autonoma di Trento, dagli stessi enti dovranno essere approvate norme in sintonia con la legge lombarda, come sta già avvenendo in Veneto dove l’iter di un provvedimento è stato avviato.

Al progetto di sanificazione aderiscono tutti i Comuni gardesani che sul tema si sono già pronunciati nel Contratto di Lago.