“Palla al centro”: percorsi di inclusione sociale per i minori detenuti

Audizione in Commissione carceri con la Fondazione Francesca Rava che promuove progetti di recupero nell’Istituto penale Cesare Beccaria di Milano

Abbiamo voluto incontrare la Fondazione Francesca Rava perché riteniamo sia utile confrontarci con chi porta avanti progetti con lo scopo di promuovere, nei fatti, il reinserimento sociale dei detenuti. È fondamentale attivare percorsi che servano ad avvicinare l’universo del carcere alla realtà che c’è fuori. È necessario fornire gli strumenti per sostenere, nei fatti, il reinserimento sociale dei detenuti, soprattutto dei più giovani, e far parlare i due mondi”. Con queste parole la Presidente della Commissione Carceri Alessia Villa (Fratelli d’Italia) ha commentato l’audizione di questo pomeriggio con la Fondazione Francesca Rava che ha presentato il progetto “Palla al Centro“.

Nato nel 2023 grazie ad un Accordo di collaborazione con il Tribunale per i Minorenni di Milano e il Centro Giustizia Minorile per la Lombardia, il progetto coinvolge una cinquantina di giovani dai 14 ai 25 anni detenuti presso l’Istituto penale minorile Cesare Beccaria di Milano.

L’obiettivo di “Palla al centro”, che nel titolo richiama la ripartenza nel gioco del calcio dopo un gol, è realizzare corsi e iniziative finalizzate a trasferire competenze utili ai ragazzi per il loro futuro, facilitando l’ingresso nel mondo del lavoro, e attività sportive, che possono rappresentare un’opportunità di crescita perché lo insegna valori positivi come il rispetto delle regole e degli avversari.

Con il supporto di Fondazione di Comunità Milano, la Fondazione Francesca Rava ha promosso un laboratorio di arte, un corso di imbiancatura e ha riqualificato e allestito nell’ex palazzina femminile del Beccaria quattro aule per workshop di informatica, grafica e web design e percorsi di avvicinamento all’arte e alla pittura.

L’audizione era stata richiesta dalla Consigliera regionale Lisa Noja (Azione-Italia Viva) che ha sottolineato come questo progetto sia un “esempio concreto di come si possa dare ai giovani detenuti la prospettiva di un ‘dopo’ perché la detenzione non deve essere un destino immutabile”.

La Commissione – ha precisato Alessia Villaha messo al centro del proprio lavoro l’importanza dei progetti di reinserimento nella società e nel mondo del lavoro delle persone detenute. Recenti dati del CNEL dimostrano come chi ha svolto un’esperienza lavorativa tende a non commettere nuovamente il reato con una recidiva solo del 2%. Una percentuale che raggiunge circa il 70% per i detenuti che, invece, non hanno intrapreso lo stesso percorso. Ciò dimostra che investire con dei progetti di formazione e inclusione lavorativa durante lo sconto della pena dei detenuti, è la strada giusta”.

Nel corso del dibattito sono intervenuti i Consiglieri regionali Paola Bocci (PD), Luca Paladini (Patto Civico) e Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra) che hanno espresso grande interesse per il progetto.