I programmi di Arpa Lombardia per il triennio 2013-2015 illustrati in Commissione Ambiente

I programmi strategici per il periodo 2013-2015 di Arpa Lombardia, ente di diritto pubblico istituito con legge regionale nel 1999 per attività e servizi legati alla tutela ambientale, sono stati illustrati in Commissione Ambiente, presieduta da Luca Marsico (Pdl) dal presidente Elisabetta Parravicini e dal Direttore Generale Umberto Benezzoli, dall’aprile scorso entrambi in scadenza di mandato.

Arpa Lombardia ha competenza su un territorio di 23.863 kmq, dispone di 72,2 milioni di euro di trasferimenti regionali, opera da 23 sedi (rispetto alle 54 iniziali del 1999) in cui alla data del dicembre 2012 erano impiegati 604 addetti (114 nel dipartimento di Milano, 76 a Brescia, 60 a Varese, 59 a Bergamo, 50 a Cremona, 38 a Como, 37 a Mantova, 35 a Lecco, 34 a Pavia, 28 nel dipartimento Monza e Brianza, 24 a Lodi e 19 a Sondrio).

Il Piano Pluriennale di ristrutturazione e sistemazione delle sedi di ARPA illustrato in Commissione prevede la realizzazione dei “poli laboratoristici” di Area Est e di Area Ovest mentre la sede dipartimentale di Milano verrà ubicata presso il Padiglione 2 dell’Ospedale Niguarda e le sedi provinciali di Monza, Brescia, Cremona, Como, Lecco condivise con gli uffici “STER” di Regione Lombardia.
Nel corso del 2013, inoltre, è prevista l’istituzione di forme di coordinamento e gestione tecnica sovra-dipartimentale per il monitoraggio sulla qualità delle Acque Superficiali e il Controllo delle Emissioni in Atmosfera degli impianti produttivi.
Sempre nel 2013 è previsto un miglioramento delle attività di monitoraggio delle acque e il potenziamento del servizio idrografico (che attualmente dispone di 56 idrometri ma che necessiterebbe di ulteriori 50 per coprire in modo omogeneo il bacino idrografico del Po al resto della rete idrica regionale) oltre ad azioni di supporto alla realizzazione dell’evento Expo2015.

Gli interventi più frequenti nel 2012, su una media di circa 700 annuali, hanno riguardato l’inquinamento (41%), molestie olfattive (31%), incendi (10%), sversamenti su terreni (4%).