Agricoltura, danni maltempo: Consiglio sollecita Governo a riconoscimento stato calamità

Fare pressing su Roma affinché sia decretato lo stato di calamità naturale all’agricoltura lombarda, colpita negli ultimi cinque mesi da una percentuale di precipitazioni che non ha paragoni nell’ultimo secolo, ma al tempo stesso fare il possibile per individuare già nel prossimo assestamento di bilancio le risorse per venire incontro a quei comparti rimasti pesantemente danneggiate dalle avversità climatiche e per i quali Regione Lombardia ha già decretato lo stato di crisi

E’ quanto chiede una mozione urgente discussa e approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia nella seduta settimanale d’Aula.

Il documento (primo firmatario Alessandro Fermi del PdL ma poi sottoscritto dai rappresentanti di tutti i Gruppi consiliari) è frutto di un lavoro bipartisan in Commissione Agricoltura che proprio la scorsa settimana, su questa questione, aveva sentito in audizione le associazioni di categoria e l’Assessore regionale Gianni Fava.
La mozione ricorda i danni registrati, che toccano quasi tutte le colture lombarde, con particolare riferimento a barbabietole, mais, frumento, orso, triticale, pomodoro, patate, colture foraggere, alpeggi, colture ortile, frutteti e vigneti e apicoltura. Ed evidenzia i danni provocati da una situazione di maltempo persistente, nell’ordine di “centinaia di milioni di euro”, con perdite sui raccolti che variano, in media, dal 30 al 50% che avranno a sua volta ricadute per i comparti zootecnico, agro meccanico e dei contoterzisti.
Il documento invita Regione Lombardia ad “avviare l’iter istituzionale per il riconoscimento da parte del Governo dello stato di calamità per tutto il territorio regionale, allo scopo di ottenere, oltre ai benefici di legge economici previsti dalla legge, anche una seria di misure agevolative in materia previdenziale, fiscale e creditizia, nonché per il mantenimento del diritto a percepire aiuti comunitari”.