Lavoro: stipendio adeguato e carriera i requisiti più richiesti dai lombardi

Secondo la ricerca dell'agenzia Mav il 34% dei lombardi è soddisfatto del proprio lavoro

Working group analyzing the job on computer laptop.

Quanto conta la carriera per i lavoratori di oggi? Per 6 persone su 10 in Italia è importante ma non prioritaria. È quello che emerge dalla ricerca “Nuove Lenti per il Mercato del Lavoro”, realizzata da MAV, l’agenzia per il lavoro e parte di W-Group, per indagare bisogni, desideri e priorità dei lavoratori italiani.

Secondo la ricerca, in particolare i lavoratori lombardi aspirano a uno stipendio adeguato, a benefit e carriera. In Lombardia solo il 34% dei lavoratori si dichiara soddisfatta della propria posizione lavorativa e circa il 55% si sente abbastanza apprezzato e stimato sul posto di lavoro. Sul posto di lavoroi dipendenti lombardi mettono al primo posto l’avere uno stipendio adeguato (75%): a Milano lo indica il 72%, a Pavia l’86%, in Monza e Brianza l’83%, a Mantova il 65%, a Lodi il 100%, a Lecco l’81%, a Cremona e Como il 73%, a Brescia il 72%, e a Bergamo il 74%.

La carriera è molto importante per il 54% degli intervistati lombardi ma, paragonata ad altri aspetti personali, si classifica al quarto posto dopo famiglia, realizzazione personale, e vita privata. In particolare, a Milano e Bergamo la carriera conta molto per il 52% dei lavoratori mentre a Brescia per il 56%, in Monza-Brianza per il 53%, a Lecco solo per il 42%, a Mantova per ben il 58%, a Pavia per il 57%. Il picco più basso si registra a Como, dove la carriera conta molto solo per il 27% e quello più alto a Lodi dove i lavoratori che tengono molto alla carriera sono oltre il 60%.

Tra i bisogni fondamentali dei lavoratori emerge lo stipendio ma non è la voce determinante. A Bergamo, Brescia e Milano i lavoratori desiderano anche un bel clima lavorativo (il 100% per Pavia, 57% per Bergamo, 58% per Brescia e Milano e per tutta la Lombardia), un ambiente confortevole (46% in Lombardia di cui 44% a Bergamo e Milano e 45% a Brescia), un luogo dove ci siano possibilità di crescita professionale (37% in generale, 39% a Bergamo, 35% a Brescia e 38% a Milano) e bassi livelli di stress (35% in Lombardia, 38% a Bergamo, 39% a Brescia, e solo il 24% a Milano) e dove i carichi di lavoro siano adeguati (36% per Lombardia, Bergamo e Brescia, 38% per Milano). Anche la vicinanza del lavoro a casa è un aspetto particolarmente importante per il 30% dei lavoratori bresciani, mentre l’unione tra colleghi lo è per il 34% dei bergamaschi e per i milanesi conta particolarmente l’autonomia sul posto di lavoro (35%).

Di particolare importanza per i lavoratori sono i benefit. Tra i più diffusi ci sono i buoni pasto (percepiti dal 34% dei lavoratori a Bergamo, dal 27% a Brescia e dal 46% a Milano), il telefono aziendale, lo smart working e i pacchetti welfare con società terze (20%).