Legge sulle lobbies: via all’attuazione.

Legge sulle lobbies: via all’attuazione. Dal 17 febbraio è infatti possibile accreditarsi presso il Consiglio per svolgere le attività previste dalla nuova normativa «Disciplina per la trasparenza dell'attività di rappresentanza di interessi nei processi decisionali pubblici presso il Consiglio regionale», che riconosce la figura dei «portatori di interesse» e vieta loro di proporre regali o benefici, condanna le pressioni indebite, impone il dovere della trasparenza nei rapporti con i rappresentanti dell'istituzione e dell'amministrazione regionale. La legge stabilisce anche la definizione dei soggetti cui si riferisce, che vengono individuati da organizzazioni, enti società, associazioni, fondazioni e comitati per presentare ai decisori pubblici le proprie proposte, richieste, valutazioni, ricerche, analisi. Per iscriversi all'albo, i lobbisti che lavorano presso il Consiglio regionale lombardo dovranno registrare -oltre alle generalità e ai dati dell'ente che si rappresenta- anche i potenziali destinatari delle «attenzioni». Inoltre, servirà la fedina penale pulita: nessuna condanna passate in giudicato per reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio e nessuna dichiarazione di fallimento alle spalle. Ogni anno poi (entro il 28 febbraio) avranno l'obbligo di presentare una relazione sui consiglieri incontrati e per quale processo decisionale. In caso di «dichiarazioni scorrette o non veritiere» è prevista la cancellazione dall'elenco, con relativo stop all'azione di rappresentanza, fino all'accusa di falso in atto pubblico. Documenti su www.consiglio.regione.lombardia.it